L'Eccesso di Scorte di Benzina Minaccia i Prezzi del Petrolio Greggio

Nonostante i tentativi di controllare i prezzi del greggio, si prevede che il prezzo del crude oil continuerà a scendere. Il meeting dell’OPEC che si è tenuto questo mese non è riuscito a proporre nessun piano significativo che potrebbe arginare il flusso del greggio o frenare le esportazioni di miliardi di petrolio in eccesso dai principali produttori, quindi Iran e Arabia Saudita.

Il greggio si è rafforzato di più di due terzi dal minimo storico toccato a metà gennaio grazie alla domanda delle raffinerie di tutto il mondo, alimentando un cauto ottimismo fra gli esportatori e i produttori che il collasso globale dei prezzi fra la metà del 2014 e i primi mesi del 2016 sia giunto alla fine.

Secondo alcuni analisti, tuttavia, il rimbalzo sta per concludersi bruscamente, visto che un rallentamento della domanda globale di greggio e un eccesso di scorte di benzina che sembra non smaltirsi, sta spingendo i prezzi del greggio al di sotto del 75% rispetto al loro punto più basso.

I grandi paesi importatori di benzina, come Cina e Giappone, hanno dato un’occhiata più da vicino ai loro eccessi di scorte e stanno ora facendo marcia indietro e spedendo miliardi di barili di crude oil verso destinazioni globali. Le scorte asiatiche sono in crescita, con l’offerta che supera la domanda di 1, 2 milioni di barili al giorno. Singapore, con scorte vicine a massimi record di 15 milioni di barili, sta lottando contro il surplus.

Margini

I margini sembrano alimentare le scorte di greggio. La differenza fra il costo del greggio e i suoi derivati raffinati viene spesso utilizzata per stimare i margini di raffinazione, ma per la maggior parte dei mercati asiatici, l’aumento di produzione ha ridotto questa differenza. I margini sulla benzina (principale fonte di guadagno per la maggior parte delle raffinerie), da marzo sono scesi di quasi il 40%, con le scorte vicine a massimi record di 15 milioni di barili.

I traders ora guardano al petrolio raffinato come alla posta migliore. Il prezzo della benzina è salito in molti paesi asiatici, sostenuto dalla florida vendita di auto in Cina ed India, dove insieme si muovono mensilmente 3 milioni di nuovi veicoli.

Le raffinerie indipendenti della Cina stanno producendo petrolio e diesel più di quanto il paese ne necessita, mentre hanno iniziato ad esportare gli eccessi. In Giappone, un calo della popolazione e l’introduzione delle macchine elettriche ha messo pressione sulla domanda di greggio, e le raffinerie che una volta importavano greggio per i mercati interni, ora stanno cercando acquirenti mondiali. E a Singapore, i traders vedono i depositi di benzina extra a bordo delle navi cisterna, come l’unico posto rimasto per conservarle.

La domanda di benzina negli Stati Uniti sembra aver mantenuto i titoli azionari relativamente forti, con numeri arrivati appena al di sotto dei livelli record del 1990.

Per parecchio tempo gli osservatori del mercato hanno messo in guardia che l’eccesso di scorte di prodotti raffinati avrebbe avuto conseguenze sul mercato del greggio. Continuano con le preoccupazioni che ad un certo punto i principali consumatori inizieranno a svendere la loro benzina e non ci sarà nessuno ad acquistarla. La maggior parte non verrà venduta e rimarrà fra le scorte, portando ad un altro importante crollo dei prezzi.

Cina Coren
Cina Coren è una ex broker di Wall Street ed una consulente finanziaria. Ha conseguito una laurea in Comunicazioni ed ha passato molti anni a scrivere per agenzie di stampa internazionali e pubblicazioni giornalistiche. Oggi, Cina passa la maggior parte del suo tempo scrivendo articoli per blogs e siti, mantenendosi costantemente aggiornata sulle notizie economiche e finanziarie dal mondo.