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Con uno Spettacolare Autogol ai Supplementari, il Regno Unito Esce dall'Euro

43 anni di colpe virtualmente affibbiate a “Bruxelles” per qualsiasi cosa fosse percepita come sbagliata nella vita del Regno Unito, stanno giungendo al termine. Il Regno Unito ha votato per lasciare l’Unione Europea, il blocco commerciale più grande e florido al mondo, decidendo di voler badare da sola a sé stessa. L’ultima volta che la Gran Bretagna ha deciso di muoversi da sola, stava combattendo i nazisti tedeschi che avevano conquistato virtualmente tutta l’Europa. È stato un momento di storico orgoglio. Stavolta, è classificabile come stupidità.

Ora navighiamo in acque incerte. Il processo formale per lasciare l’UE richiederà fino a 2 anni. Trascorso quel periodo, il Regno Unito non avrà più voce in capitolo in Europa. I commissari del Regno Unito dovranno lasciare i loro uffici; i parlamentari dovranno dare le dimissioni, o forse potranno rimanere fino alle prossime elezioni. Lo staff inglese che lavora nelle istituzioni europee come la Commissione, i centri europei di ricerca; l’ufficio brevetti e molti altri si ritroveranno senza lavoro (queste posizioni sono aperte solo a cittadini europei).

Nei mercati le borse crolleranno, ma probabilmente sarà una questione temporanea (di settimane, mesi...?), ma i mercati azionari del Regno Unito saranno colpiti duramente e i per prezzi dei titoli delle aziende con sede in UK sarà un bagno di sangue. Il Regno Unito ha votato per un salto nel buio e un esteso periodo di incertezza. Mentre si diffonde la notizia della decisione, la Sterlina ha toccato prima un picco su sei mesi a quota 1,4902$ per poi crollare ed essere attualmente scambiata a 1,36$ prima che i mercati europei reagiscano alla notizia. Ieri sembrava che anche se con una ristretta maggioranza, il Regno Unito avrebbe votato per rimanere nell’UE, e gli speculatori valutari avevano scommesso sull’Euro e sulla Sterlina (che invece affronteranno perdite significative).

Lo Yen è fortemente apprezzato in quanto percepito come valuta rifugio, ma se questo apprezzamento continuerà, danneggerà seriamente le esportazioni giapponesi (espresse in Yen) che diventeranno più costose, a discapito dell’economia giapponese. Quando i margini delle merci giapponesi prezzate in valuta locale torneranno in Giappone, avranno subìto una forte perdita.

Siamo in un periodo di agitazione, con gli investitori che stanno digerendo il significato della notizia e il Regno Unito che deve definire ora la propria posizione commerciale con l’Europa e il resto del mondo. I sostenitori della Brexit non hanno voce nelle decisioni di governo. Da un punto di vista economico, la prossima soluzione migliore affinché il Regno Unito rimanga nell’UE sarebbe entrare a far parte dell’EFTA, ma questo significherebbe continui pagamenti a Bruxelles e l’accettazione del libero movimento di persone, improbabile comunque che il governo britannico riesca a vendere questo all’elettorato inglese. Se il Regno Unito non adotterà questa linea, il resto dei membri dell’UE non potrà più offrirgli accordi commerciali favorevoli, perché in tale atteggiamento favorirebbe ulteriori scismi in altri stai europei, che alla fine porterebbero alla distruzione dell’Unione Europea, cosa che avrebbe effetti catastrofici a livello europeo e mondiale (l’Euro diventerebbe virtualmente senza valore gettando Germania, Francia, Irlanda, Italia, Spagna e così via, in una crisi economica che farebbe sembrare la crisi del debito sovrano una lite fra innamorati). Sfortunatamente, la sopravvivenza dell’UE ora potrebbe dipendere dall’adottare o meno la linea dura con il Regno Unito, e i suoi membri non avranno paura di farlo. Inoltre, l’UE dovrà attuare una serie di riforme per rendersi più rilevante per i cittadini europei, più democratica e trasparente, e dovrà lottare per ridurre la burocrazia che è un impedimento al commercio.

La posizione di David Cameron era davvero insostenibile. Aveva promesso un referendum e sostenuto chiaramente che il Regno Unito doveva rimanere nell’UE. Il popolo ha deciso di ignorare tale consiglio, e durante il referendum la sua credibilità personale è stata messa alla prova dai sostenitori del Leave. Ad ogni modo, una situazione in cui il partito in carica deve trovare un nuovo leader o indire le elezioni generali, renderebbe solo peggiore una situazione già molto critica.

È già stato chiesto alla Bank of England (che, ad essere onesti aveva avvertito cosa sarebbe successo!) di intervenire per far risalire il valore della Sterlina, ma è altamente improbabile che qualsiasi intervento si riveli utile. Anche lo spazio di movimento della Bank of England per prendere ulteriori decisioni sull’allentamento monetario è estremamente limitato. Sospetto che le persone semplicemente rimarranno a braccia conserte per un po’, per vedere dove finiranno la Sterlina e i mercati.

L’UE, per parte sua, dovrà rendere chiaro che nulla è cambiato, pur tenendo in conto di cosa è successo in UK e del sentimento generale nel continente. Come si dice, staremo a vedere…

Dr.Mike Campbell
Informazioni su Dr.Mike Campbell
Dr. Mike Campbell è uno scienziato ed uno scrittore freelance inglese. Mike ha conseguito il suo dottorato di ricerca a Ghent (Belgio) e, dopo aver lasciato il Regno Unito, ha lavorato in Belgio, Francia, Monaco e Austria. Come scrittore, si è specializzato nell’ambito economico, scientifico, medico e ambientale.
 

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