Indice
Divulgazione dell'inserzionista
DailyForex.com aderisce a rigide linee guida per preservare l'integrità editoriale per aiutarti a prendere decisioni con fiducia. Alcune delle recensioni e dei contenuti che presentiamo in questo sito sono supportati da collaborazioni affiliate da cui questo sito Web potrebbe ricevere denaro. Ciò può influire su come, dove e su quali società/servizi che esaminiamo e scriviamo. Il nostro team di esperti lavora per rivalutare continuamente le recensioni e le informazioni che forniamo su tutti i migliori broker Forex / CFD qui presenti. La nostra ricerca si concentra fortemente sulla custodia dei depositi da parte del broker e sull'ampiezza della sua offerta ai clienti. La sicurezza viene valutata in base alla qualità e alla lunghezza dei precedenti del broker, oltre all'ambito della posizione normativa. I principali fattori nel determinare la qualità dell'offerta di un broker includono il costo del trading, la gamma di strumenti disponibili per il trading e la facilità d'uso generale per quanto riguarda l'esecuzione e le informazioni di mercato.

Brexit: Theresa May la Preferisce "Hard"

Dopo mesi di “Brexit significa Brexit” e discorsi sul “miglior accordo possibile per la Gran Bretagna” eccetera, il primo ministro inglese ha finalmente aggiunto più dettagli al piano per le relazioni fra Regno Unito e UE dopo la Brexit. La linea guida che intende seguire la May è l’uscita più dura possibile, pur sperando che i vicini amici europei garantiranno agli inglesi una sorta di appartenenza de facto al mercato unico dopo l’uscita dall’UE.

La May ha stilato un’agenda di 12 punti nei quali annuncia chiaramente l’uscita dal mercato unico, dalla giurisdizione della Corte di Giustizia europea, dall’Unione delle Dogane e la fine del pagamento di contributi all’UE (pur confermando la disponibilità a contribuire su materie specifiche). La May vuole abbracciare parzialmente l’Unione delle Dogane, e trovare un “nuovo, comprensivo ed ambizioso accordo per il libero commercio” con l’UE (anche se questo suona proprio come la "scelta selettiva" che l’UE aveva già specificatamente escluso).

Il governo ha dichiarato che al parlamento verrà concesso un voto per stabilire se accettare o meno l’accordo finale (sempre ipotizzando che ce ne sia uno), affrettandosi però ad aggiungere che la scelta sarebbe fra l’approvazione dell’accordo o il suo rifiuto, per non avere così nessun accordo nel lasciare l'UE (in altre parole, escludendo già esplicitamente un ritorno allo status quo ante).

Il primo ministro ha reiterato la velata minaccia di poter trasformare il paese in un rifugio per le imprese favorito da una politica di imposte ultra basse, se l’UE fosse abbastanza folle da non accogliere le sue richieste, asserendo di preferire di non avere alcun accordo, piuttosto che un accordo non soddisfacente (tautologia davvero ben escogitata).

Il governo spera ancora di poter invocare la notifica dell’articolo 50 sotto la prerogativa reale e ha fatto ricorso alla decisione dell’Alta Corte, la quale aveva stabilito che suddetta notifica richiede l’approvazione del parlamento. Si attende ora la decisione della Corte Suprema, ma si prevede confermerà la decisione della corte bassa. Se questa dovesse essere la decisone, l’unica voce in capitolo del primo ministro sarà se garantire (o meno) l’autorità di notificare all’UE le intenzioni di uscita del Regno Unito, dando inizio ai due anni di negoziazioni per l’uscita.

Dr.Mike Campbell
Informazioni su Dr.Mike Campbell
Dr. Mike Campbell è uno scienziato ed uno scrittore freelance inglese. Mike ha conseguito il suo dottorato di ricerca a Ghent (Belgio) e, dopo aver lasciato il Regno Unito, ha lavorato in Belgio, Francia, Monaco e Austria. Come scrittore, si è specializzato nell’ambito economico, scientifico, medico e ambientale.
 

Recensioni di broker Forex più visitate