I prezzi dell’oro hanno chiuso la sessione di venerdì in rialzo di 8,72$ attestandosi a 1099,09 Dollari l’oncia, grazie a dati peggiori del previsto dagli Stati Uniti e ad un calo nei mercati azionari globali, che hanno portato un po’ di copertura. L’oro è rimbalzato dai suoi livelli più bassi mai toccati da febbraio 2010 dopo che il Dipartimento del Commercio ha riportato che la vendita di nuove abitazioni è scesa del 6,8%, ad un tasso annualizzato di 482.000 unità. Tuttavia, nonostante i guadagni di venerdì, la coppia XAU/USD ha chiuso la settimana in perdita del 3,8%, o di 35,28$.
Anche se credo che il trading al di sotto della regione 1147/30 non sia positivo per l’oro, la perdita di slancio è certamente qualcosa a cui prestare attenzione, specialmente quando sul grafico quotazione oro a 4 ore troviamo una divergenza fra l’RSI e la price action. Anche la candela di venerdì rappresenta un segnale di perdita di slancio nel breve periodo. In altre parole, non sorprenderebbe vedere una qualche presa di profitti nel breve periodo e una spinta verso il livello 1130 in vista del meeting di questa settimana della Federal Open Market Committee. Questo chiaramente a meno che il mercato non penetri il supporto al 1076 su base giornaliera. Se la coppia XAU/USD riuscisse in una rottura sostenuta al di sotto del 1076, cercherei poi ulteriormente nel lato ribassista con il 1071, 1062,85 e il 1045. Il supporto iniziale nel lato negativo si trova al 1088/6.
D’altra parte, se i prezzi continuassero a salire e oltrepassassero l’area 1103/1, potremmo vedere il mercato testare il livello 1109,70. Le nuvole di Ichimoku (grafico a 4 ore) occupano attualmente l’area compresa all’incirca fra i livelli 1109 e 1124, perciò aspettatevi di vedere resistenza. Una rottura al di sopra del 1124 potrebbe innescare un pullback che si estende fin su al 1133/0 o al 1147. Quest’area, che ha fatto da pavimento per un significativo lasso di tempo, ora dovrebbe agire da resistenza.
