Venerdì l’oro è sceso, con gli investitori che hanno ritirato i profitti a seguito del rally ad un massimo su nove settimane. Nonostante il calo di venerdì, la coppia XAU/USD ha chiuso la settimana in rialzo di circa l’1% attestandosi a 1104 Dollari l’oncia, favorita da un aumento della domanda di beni rifugio mentre i prezzi del greggio scendono, i rischi geopolitici e la situazione in Cina hanno alimentato le paure che hanno colpito le borse. I principali indici azionari hanno registrato ingenti perdite settimanali, i prezzi del greggio sono scesi ad un ulteriore minimo su 12 anni, e il test nucleare del Nord Corea ha aumentato le preoccupazioni. Secondo gli ultimi dati economici, i Payroll di dicembre sono risultati oltre le aspettative. Il Dipartimento del Lavoro ha riportato la creazione di 292.000 posti di lavoro a dicembre superando le stime di consenso, che si fermavano a 203.000. I dati hanno mostrato anche che i profitti del mese precedente sono stati rivisti al rialzo, anche se il salario orario medio è rimasto stagnante.
Nonostante i dati mostrino che l’economia si muove su un terreno stabile, l’inflazione ostinatamente bassa, le previsioni deboli per la crescita globale e i disordini dei mercati finanziari potrebbero dissuadere la Fed dall’aumentare i tassi d’interesse nel prossimo futuro (o almeno è ciò a cui il mercato si sta preparando). Come si legge nei verbali del meeting del 15-16 dicembre della Federal Open Market Committee: “Alcuni membri hanno sottolineato l’importanza di trovare conferma che l’inflazione salirà come previsto, e di mantenere la credibilità dell’obiettivo stabilito dal committee per l’inflazione”.
Sembra che il fattore paura e le incertezze dei mercati porteranno gli investitori ad ignorare i buoni dati economici dagli Stati Uniti per qualche tempo. I dati di venerdì dalla Commodity Futures Trading Commission (CFTC) hanno mostrato che gli investitori speculativi del Chicago Mercantile Exchange hanno aumentato le loro posizioni lunghe nette sull’oro portandole a 26.560 contratti, dai 19.102 della settimana precedente. I tumulti in Cina sono più preoccupanti che non ad agosto, e se l’instabilità non cessasse, potrebbe permettere all’oro di sostenere il proprio oscillamento verso l’alto.
Da un punto di vista tecnico, penso ci siano un paio di cose alle quali prestare attenzione. Innanzi tutto, fare trading oltre le nuvole di Ichimoku sull’intervallo a 4 ore dà ai tori un vantaggio, inoltre abbiamo un incrocio rialzista fra le linee di Tenkan-Sen (media mobile a nove periodi, linea rossa) e Kijun-Sen (media mobile a ventisei periodi, linea verde) sui grafici giornaliero e a 4 ore. Inoltre, la price action della scorsa settimana ha segnato l’abbandono dell’area di consolidamento fra i livelli 1190 e 1145. Se i tori manterranno il controllo, la coppia XAU/USD probabilmente si dirigerà verso la regione 1160/40, nel corso del medio periodo. Chiaramente ci sono dei livelli di resistenza avanti a noi (come 1113, 1119 e 1124) che gli acquirenti dovranno rompere. Ad ogni modo, fare trading all’interno della nuvola giornaliera di Ichimoku suggerisce che il mercato ancora non è ancora fuori pericolo. Ha senso dunque incontrare un po’ di resistenza in quest’area. Il mercato potrebbe quindi aver la tendenza a rivisitare la regione 1090/87. Scendere al di sotto del 1087 potrebbe rischiare di farci muovere verso il 1081.
