USD/JPY
Inizialmente il Dollaro statunitense è sceso contro lo Yen giapponese durante la giornata dopo l’inizio di un movimento un po’ poco propenso al rischio. Non lo abbiamo visto solo in questa coppia di valute, ma anche nei mercati azionari. Tuttavia, il livello 113,50 ha offerto nuovamente supporto, e sembra che ogni volta che scendiamo, i cacciatori di valore sono disposti ad entrare nel mercato e farlo salire. Penso che col tempo questo mercato dovrebbe muoversi verso la maniglia 115. Si tratta di un’area che in passato ha offerto massiccia resistenza, e se riuscissimo a rompervi al di sopra, probabilmente continueremmo a salire verso livelli più alti, che avevo indicato con il 118.
AUD/USD
Ironicamente, e in una sessione in qualche modo priva di propensione al rischio, il Dollaro australiano si è rafforzato. Forse è stato in reazione ai mercati dell’oro, dato che qualcuno acquisterà tale contratto quando le cose si faranno preoccupanti. Ad ogni modo, il livello 0,74 al di sopra dovrebbe fornire resistenza, e non mi stupirei a meno che non vi rompessimo al di sopra. Personalmente, cercherei una candela negativa nel breve periodo per iniziare a vendere, con una rottura al di sotto del livello di ritracciamento di Fibonacci al 61,8% che in genere è un segnale estremamente negativo. Se tutto andasse come deve andare, mi aspetto una corsa fin giù al livello 0,7150 al di sotto. In entrambi i casi, penso potrete contare su parecchia volatilità ma se rompessimo al rialzo, credo incontreremmo addirittura maggior resistenza alla maniglia 0,75 al di sopra. Si tratta di un’area che prima è stata rumorosa, dunque avrebbe senso trovarvi di nuovo parecchio rumore. Credo che i dati sui consumi cinesi stiano scendendo, e questo chiaramente continuerà a pesare anche sul Dollaro australiano. In generale, rimango pessimista.