- Durante le negoziazioni della scorsa settimana, l'EUR/USD ha tentato di riprendersi, ma i suoi guadagni sono stati limitati e non sono riusciti a superare il livello di 1.0700 poiché la pressione delle vendite rimane più forte e il dollaro statunitense ha molti fattori di forza.
- L'euro dollaro ha poi chiuso le negoziazioni della settimana stabile intorno al livello di 1.0655, ma nella stessa settimana la coppia di valute è crollata verso il livello di supporto di 1.0601, il più basso degli ultimi cinque mesi.
Nel frattempo, il cambio euro dollaro (EUR/USD) ha tentato di riprendersi quando le preoccupazioni per una possibile escalation delle tensioni in Medio Oriente si sono attenuate e gli investitori hanno confrontato l'atteggiamento cauto della Banca Centrale Europea (BCE) con quello più aggressivo della Federal Reserve statunitense (Fed). I dati provenienti dai responsabili politici della BCE hanno suggerito la disponibilità a iniziare a tagliare i costi di prestito già a partire da giugno, con diversi funzionari che hanno indicato la possibilità di tre tagli dei tassi entro la fine del 2024. Tuttavia, il sentiment di mercato si è leggermente deteriorato in quanto le aspettative per i tagli dei tassi sia da parte della BCE che della Fed sono state riviste al ribasso a causa delle pressioni inflazionistiche in corso e dei segnali di resilienza economica negli Stati Uniti.
Considerando questa discrepanza, il rendimento dei bond tedeschi decennali ha superato la soglia del 2,5%, raggiungendo il livello più alto dal 27 novembre, poiché le preoccupazioni per un conflitto più ampio in Medio Oriente sono diminuite dopo che Teheran ha chiaramente minimizzato l'attacco israeliano sul territorio iraniano nella giornata di venerdì scorso. Inoltre, gli investitori hanno ridotto le loro aspettative per i tagli dei tassi quest'anno, supportati da dati economici solidi degli Stati Uniti.
Le aspettative riviste suggeriscono che la BCE potrebbe tagliare i tassi solo due volte in totale quest'anno, implicando un alleggerimento monetario di 70 punti base. Chiaramente, questo cambiamento nelle aspettative avviene nonostante la banca centrale del blocco abbia segnalato la sua disponibilità a iniziare a tagliare i costi di prestito già a partire da giugno, con diversi funzionari che lasciano intendere tre tagli dei tassi quest'anno. D'altra parte, i funzionari della Fed stanno chiedendo un ritardo nei tagli dei tassi.
Nel complesso, i funzionari della Federal Reserve si stanno preparando a fornire ulteriori conferme dell'arresto nel progresso dell'inflazione, supportando ciò che sembra essere un cambiamento di tono per mantenere i tassi d'interesse più alti per più tempo rispetto a quanto precedentemente previsto. Pertanto, l'indicatore di inflazione preferito dai responsabili delle politiche - l'indice dei consumi personali (PCE) - probabilmente rimarrà elevato a marzo, secondo i dati previsti per questa settimana.
Secondo i risultati dei dati del calendario economico, ci si aspetta che questo indice accelera leggermente al 2,6% su base annua mentre i costi dell'energia aumentano. Si prevede che l'indicatore di base, che esclude alimenti ed energia, aumenterà dello 0,3% rispetto al mese precedente dopo guadagni simili a febbraio. Sebbene i dati di base PCE potrebbero non essere così forti come il CPI (indice dei prezzi al consumo) - che ha superato le stime e ha scosso i mercati all'inizio di questo mese - il presidente della Fed Jerome Powell e altri funzionari hanno indicato che ci vorrà più tempo per acquisire la fiducia necessaria per vedere l'inflazione in una traiettoria discendente prima di tagliare i tassi.
Ci si aspetta che i responsabili delle politiche monitorino il periodo tradizionale di blackout per parlare con il pubblico durante questa settimana, prima della loro riunione di due giorni che si concluderà il 1° maggio. Di conseguenza, le nuove cifre sull'inflazione di venerdì prossimo saranno accompagnate dai dati sulla spesa personale e sui redditi di marzo. In un contesto di sano aumento dell'occupazione, gli economisti prevedono ulteriori forti aumenti nella spesa delle famiglie per beni e servizi. Inoltre, ci si aspetta anche un aumento della crescita dei redditi.
Analisi tecnica e previsione dell'EUR/USD:
Secondo le performance sul grafico giornaliero allegato e l'analisi tecnica Forex di oggi, il prezzo dell'euro contro il dollaro statunitense "EUR/USD" è ancora ribassista, anche se le sue perdite recenti hanno spostato tutti gli indicatori tecnici verso forti livelli di saturazione per la vendita. Tuttavia, i fattori dietro ai guadagni del dollaro statunitense sono forti e continui, e sono rappresentati dalla chiara discrepanza tra la politica della Banca Centrale Europea, che è più vicina a ridurre i tassi di interesse. Di recente, la Federal Reserve degli Stati Uniti è stata esclusa dal prendere tale misura presto, oltre alle prestazioni economiche e alla crescente domanda di acquistare il dollaro statunitense come rifugio sicuro. Consulta la nostra lista dei migliori broker regolamentati in Italia e autorizzati CONSOB per fare trading oggi.
Di conseguenza, il trend ribassista del prezzo dell'euro contro il dollaro statunitense potrebbe continuare se questi fattori rimangono invariati, almeno fino a quando non sarà annunciata la lettura preferita dall'US Central Bank sull'inflazione degli Stati Uniti questa settimana. Attualmente, i livelli di supporto più vicini per l'EUR/USD sono 1.0600, 1.0545 e 1.0480, rispettivamente.