- L’S&P500 è rimasto in fase laterale nelle ultime due settimane
- Il grafico giornaliero mostra segnali misti, senza un chiaro predominio dell’offerta o della domanda
- Le nuove richieste e i rinnovi dei sussidi di disoccupazione sono aumentati rispetto alla settimana scorsa, fornendo un segnale ribassista per l’S&P500
- Un tribunale federale ha bloccato i dazi imposti da Trump, ritenendo che il Presidente non abbia l’autorità per imporre tali misure commerciali
- Oggi attenzione ai dati sul PCE statunitense relativi al mese di aprile
Analisi Settimanale del Grafico dell’S&P 500
Questa settimana sta risultando di consolidamento. Dal grafico settimanale si osserva che il prezzo si è mosso all’interno dello stesso range visto nelle ultime due settimane. Dopo l’ultimo impulso rialzista di due settimane fa, l’analisi tecnica S&P500 si sta mantenendo nel canale compreso tra i livelli di 5.850 – 5.895 e 5.725 – 5.745.
Fintanto che non verrà rotto questo ultimo supporto, non ci sono motivi per dubitare del movimento di recupero iniziato a inizio aprile.
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Analisi del Grafico Giornaliero dell’S&P 500
Durante la seduta di ieri, l’S&P500 si è mosso in un range di 124 USD, ma ha chiuso quasi allo stesso livello dell’apertura. Questo indica una predominanza dell’indecisione tra gli operatori.
Da notare che è stato segnato un massimo leggermente superiore rispetto al precedente swing high e che non è mai stato violato il supporto chiave: un piccolo segnale di forza. Tuttavia, sia l’RSI sia il MACD hanno iniziato a muoversi in direzione discendente, con un incrocio ribassista nel secondo indicatore. Sono segnali che suggeriscono debolezza.
Un massimo superiore a quello di ieri ci confermerebbe che la domanda ha preso il sopravvento, lasciando spazio a nuovi rialzi sull’S&P 500. Al contrario, una discesa sotto l’ultimo minimo significativo (5.756,50) indicherebbe il contrario.
Dati Economici Negativi e Nuova Incertezza dai Dazi
I dati macroeconomici pubblicati ieri sono stati negativi per l’S&P 500. Un’ora prima dell’apertura della Borsa di New York, le nuove richieste e i rinnovi dei sussidi di disoccupazione hanno mostrato un peggioramento rispetto alla settimana precedente. Non solo i dati sono peggiorati, ma sono stati anche superiori alle attese degli analisti.
Inoltre, le vendite di case in attesa di chiusura per il mese di aprile sono diminuite rispetto a marzo, registrando un risultato inferiore alle previsioni. Anche questo rappresenta un fattore ribassista per il mercato azionario statunitense.
Nella giornata di ieri è stata inoltre resa nota la decisione di un tribunale federale, che ha bocciato le recenti politiche tariffarie di Trump. I giudici hanno bloccato le misure adottate nelle ultime settimane, sostenendo che il Presidente non ha l’autorità per introdurre simili azioni e che ha oltrepassato i suoi poteri. La regolamentazione del commercio internazionale, infatti, spetta esclusivamente al Congresso. Il team di Trump ha già presentato appello.
Questa notizia è, in linea teorica, favorevole per i mercati, ma genera nuovamente instabilità e incertezza, perché gli investitori non sanno cosa aspettarsi. C’è un’elevata probabilità che il mercato reagisca in modo negativo, aumentando la pressione in vendita sull’S&P 500.
Oggi sarà cruciale monitorare i dati del PCE di aprile, per capire come stia evolvendo l’inflazione negli Stati Uniti. Nelle minute dell’ultima riunione di politica monetaria della Fed è emersa ancora una volta la preoccupazione degli ufficiali sull’impatto che le politiche tariffarie di Trump potrebbero avere sull’occupazione e sui livelli di inflazione. Dati superiori alle attese renderebbero più difficile una riduzione dei tassi d’interesse nella seconda metà dell’anno e verrebbero interpretati come un segnale ribassista per l’S&P 500.
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