- Alla vigilia della tanto attesa pubblicazione del verbale del FOMC, i mercati azionari americani mostrano segni di nervosismo.
- Tra timori legati al bilancio federale, aumento dei rendimenti obbligazionari e prese di profitto sui titoli tecnologici, l’indice S&P 500 vacilla.
Contesto attuale: mercati sotto pressione prima dei verbali del FOMC
In attesa della pubblicazione dei verbali del FOMC, i mercati statunitensi si muovono in un clima di incertezza. L’S&P 500 ha recentemente interrotto una serie di sei sedute positive, registrando un calo dell’1,6% il 21 maggio 2025, a causa principalmente dell’aumento dei rendimenti obbligazionari e delle preoccupazioni riguardanti il deficit di bilancio degli Stati Uniti. Anche il recente declassamento del rating del debito americano da parte di Moody’s ha contribuito ad aumentare la tensione.
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Analisi tecnica: segnali contrastanti
Dal punto di vista tecnico, l’analisi tecnica S&P 500 mostra segni di consolidamento dopo il forte recupero iniziato dal minimo di aprile. L’indice ha recentemente superato la sua media mobile a 200 giorni, un segnale rialzista, ma la formazione di una candela di tipo "hanging man" suggerisce una possibile correzione nel breve periodo.
Livelli chiave da monitorare:
- Supporti: 5910, 5883, 5828
- Resistenze: 5971, 6000, 6025
Un ribasso sotto quota 5883 punti potrebbe invalidare l’attuale trend rialzista, mentre un superamento dei 6000 punti rafforzerebbe ulteriormente la dinamica positiva.
Prospettive fondamentali: ottimismo cauto
Nonostante le recenti turbolenze, diverse istituzioni finanziarie mantengono una visione ottimista sull’S&P 500. Bank of America prevede un recupero verso quota 6000, e addirittura 6266 punti entro l’estate, pur ammettendo la possibilità di un ritracciamento nel breve. Morgan Stanley, invece, prevede un progresso fino a 6500 punti entro metà 2026, sostenuto da tagli dei tassi previsti per il 2026 e da miglioramenti in termini di efficienza grazie all’intelligenza artificiale.
Anche il miglioramento della partecipazione del mercato, con oltre il 50% dei titoli al di sopra della loro media mobile a 200 giorni, rafforza la fiducia degli investitori.
Impatto sui titoli americani: reazioni contrastanti
La volatilità dell’S&P 500 in attesa del verbale del FOMC ha effetti diversi nei vari settori. I titoli tecnologici restano tra i più sensibili all’andamento dei tassi d’interesse. Nvidia (NVDA), nonostante risultati trimestrali solidi, ha mostrato segni di debolezza con un calo superiore al 3%, poiché molti investitori hanno incassato i profitti dopo un rally di oltre il 90% da inizio anno.
Apple (AAPL) e Microsoft (MSFT) registrano prese di beneficio moderate, mentre titoli industriali come Caterpillar (CAT) e 3M (MMM) mostrano maggiore tenuta, sostenuti dalle prospettive di aumento della spesa pubblica.
Nel comparto finanziario, JPMorgan Chase (JPM) e Bank of America (BAC) beneficiano dell’aumento dei rendimenti obbligazionari, che migliora i margini d’interesse netti. Tuttavia, un eventuale rinvio dei tagli ai tassi potrebbe compromettere questo rimbalzo.
Strategia per gli investitori italiani
Per gli investitori italiani che seguono l’andamento degli indici, in particolare attraverso ETF come SPDR S&P 500 ETF Trust (SPY), è consigliata una strategia prudente. I livelli attuali rappresentano opportunità di ingresso, ma è fondamentale monitorare gli sviluppi relativi alla politica monetaria americana e alle tensioni sul bilancio. Una diversificazione settoriale e una gestione attiva delle posizioni possono aiutare a navigare con maggiore efficacia in questo contesto volatile. Dai un'occhiata al miglior broker per ETF scelto questo mese per il trading dai nostri trader esperti.
Conclusione
Nonostante le sfide, le prospettive a medio termine per l’S&P 500 restano positive, sostenute da solidi fondamentali e da aspettative di politiche monetarie più accomodanti.
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