La crisi fiscale che ha colpito duramente l’euro e la sterlina ha fatto salire alle stelle il dollaro. Dal lato opposto, la prospettiva di continua incertezza e di una dissoluzione dell’euro sembrano un’eccellente combinazione per la continuazione dell’apprezzamento dell’euro. D’altra parte, dovrebbe essere soltanto un fattore di tempo prima che gli investitori riconoscano che i fondamenti fiscali del dollaro sono altrettanto deboli.
Diversamente dagli ultimi anni, gli analisti non parlano più di una diversificazione della riserva Forex. Una vota era stato ampiamente previsto che l’euro rivaleggiasse con il dollaro per un posto nei portfolio delle banche centrali straniere. Come previsto, le preferenze sono tornate a posarsi sul dollaro e in misura minore, sullo yen. La sterlina e i franchi svizzeri possono avere un piccolo ruolo, come il “nuovo” euro. A breve termine, tuttavia le Banche Centrali e gli investitori continueranno ad evitare l’euro, a causa dell’attuale incertezza.
Dato che nel Forex trading tutto è relativo, gli investitori e le Banche Centrali non hanno così tante opzioni quando devono scegliere quale valute includere nel loro portfolio. Quindi, è comprensibile che una crisi improvvisa nella UE favorisca il dollaro. Allo stesso tempo, non è esattamente una scommessa sicura che gli USA non sono destinati a soffrire un simile destino.
A causa di tassi di interesse a breve termine estremamente bassi la maggior parte degli investitori sono disposti ad accettare bassi rendimenti quando prestano agli US (comprando Treasury Security, ed indirettamente semplicemente possedendo dollari). Ad un certo punto, entrambi i tassi di interesse a breve termine e il tasso di inflazione saranno in rialzo, e gli investitori dovranno riesaminare le loro strategie rischio/ricompensa. Il mio sospetto è che gli investitori richiederanno alti rendimenti in cambio di prestiti agli US.
Come con la Grecia, una crisi fiscale degli USA probabilmente emergerebbe improvvisamente. Mentre il governo degli Stati Uniti si professa favorevole per il bilanciamento del budget e la riduzione del debito sovrano, anche le più ottimiste previsioni mostrano un disavanzo del bilancio per i prossimi 10 anni. Inoltre,il pensionamento della generazione dei baby boom ed il loro diritto al pagamento delle pensioni renderà quasi impossibile per gli US operare un budget surplus.
In breve, l’unica speranza per l’economia Americana è una crescita più veloce del debito nazionale. Se l’economia US cresce del 4% all’anno, per esempio, dovrà avere un disavanzo più o meno del 4% del bilancio del PIL per ridurre il relativo livello del debito. In superficie, questo sembra una possibilità ragionevole, ma visto le tendenze durante le ultime tre decadi (periodi sia di recessione che di boom economico), non sembra probabile.
Questa non è una nuova notizia. Teorici del “Doomsday” prevedevano il fallimento degli Stati Uniti da due secoli. Non pensate che faccia anche io. Piuttosto, desidero precisare come sia ironico che le condizioni fiscali del dollaro sono paragonabili (ed in qualche caso in peggio) ad alcune nazioni problematiche che attualmente gli investitori stanno mettendo sotto osservazione.
Ancora una volta, il Forex è relativo. Alcuni analisti hanno suggerito che la nuova riserva valutaria sarà l’oro, il greggio od altre materie prime. Sfortunatamente, non vi è sufficiente liquidità di rifornimento per queste materie per costituire più di una piccola porzione delle riserve. Con il corrente sistema, gli investitori sono bloccati con il dollaro. A questo punto, scommettere il contrario, equivale a scommettere sul crollo totale del sistema finanziario moderno. Una scommessa ragionevole, forse, ma si può capire perche gli investitori siano esitanti ad abbracciarla.