Qualche settimana fa abbiamo pubblicato la prima e la seconda parte di una serie di articoli nei quali vi spiego come darvi una realistica possibilità di trasformare 10.000 Dollari in 1 milione di $ con il trading Forex. Finora ho toccato argomenti quali la tempistica, il money management, le strategie di trading, i test retroattivi e quelli preventivi, e come individuare i punti d’entrata a basso rischio. In questo articolo, che chiude la serie, vi spiegherò come scegliere quali coppie di valute scambiare, come controllare il rischio complessivo, e infine vi mostrerò strategie più avanzate per uscire dagli ordini di trading. Lo scrupoloso studio delle tre parti di questa serie di articoli dovrebbe darvi la possibilità di costruire la vostra strategia di trading completa, e che vi darà la realistica chance di trasformare i vostri 10.000$ in 1 milione di $.
Scegliere Quali Coppie di Valute Trattare
Principalmente, sono due gli approcci che si possono adottare quando si deve decidere quali coppie di valute tradare in un dato momento.
Uno di questi prevede il costruire un universo diversificato di coppie di valute, e di tradarle tutte seguendo le regole della vostra strategia di entrata e uscita. Ad esempio: potete scegliere le sette valute maggiori al mondo ed inserire tutte le 28 possibili coppie nel vostro universo. Il vantaggio principale è il fatto che sarete esposti ad ogni buono movimento del mercato, e che risulta essere ben diversificato. Tuttavia, lo svantaggio è che potrebbe rivelarsi una perdita di tempo trattare coppie di valute che non si stanno effettivamente muovendo. Con questo approccio, sarebbe saggio utilizzare regole più ferree per le entrate nel trade, investendo, ad esempio, esclusivamente nella direzione del trend. Sarebbe una buona idea prendere anche misure di sicurezza che prevengano di avere troppe operazioni aperte in un dato momento, con coppie di valute altamente correlate. Affronterò questo tema più avanti, in “Come Controllare il Rischio”. Qui di seguito una curva degli ultimi sei anni con questo tipo di strategia di trading:
Un altro approccio prevede l’utilizzo dello stesso universo diversificato di coppie di valute, ma investendo solo quelle con lo slancio più forte. Possiamo definirla come strategia “del momentum”.
Ad esempio, supponendo che utilizziate l’universo di 28 coppie di valute di cui parlavo prima, potreste controllare ogni fine settimana quali 6 coppie si sono mosse di più negli ultimi 3 mesi e decidere di scambiare solo quelle, e nella sola direzione del trend. Il vantaggio di questo approccio sta nella limitazione del rischio, e per la maggior parte del tempo tratterete solo ciò che di meglio ha da offrire il mercato. Il lato negativo è che potrebbero esserci lunghi periodi in cui entrerete troppo tardi in quei movimenti per poterne trarre profitto, perdendo al contempo l’inizio di altri movimenti nuovi e improvvisamente direzionali. Qui di seguito vi porto un esempio di curva ottenuta negli ultimi sei anni con questo tipo di strategia:
È chiaro che negli ultimi anni, la strategia del momentum ha prodotto il miglior rapporto rischio-ricompensa.
Un’altra cosa che si può tentare con questa strategia è quella di essere pronti a investire con le coppie di valute appena prima e subito dopo, il rilascio di annunci importanti. Ad esempio, supponiamo che il Dollaro australiano si sta muovendo poco, ma domani la Reserve Bank of Australia farà il suo importante annuncio mensile sulla politica monetaria. In questo caso, potete provare a tradare l’AUD contro le valute più forti e più deboli in una finestra di tempo ridotto a ridosso dell’annuncio.
Controllare il Rischio
È importante non avere troppe operazioni aperte nello stesso momento, soprattutto con coppie di valute altamente e positivamente correlate, e soprattutto se state trattando un universo di coppie di valute senza sistemi di filtro. Dovreste darvi un limite massimo per: il numero totale di trades aperti contemporaneamente, il numero totale di operazioni short/long aperte in ogni valuta, e il numero totale di operazioni short/long aperte per coppie di valute altamente e positivamente correlate. Ad esempio, supponiamo un limite di 12 operazioni aperte contemporaneamente, non più di 8 trades aperti per coppie di valute altamente e positivamente correlate (come ad esempio NZD e AUD, o EUR e GBP), e infine un limite di 6 operazioni aperte nella stessa direzione per ogni singola valuta. Queste regole potrebbero sembrare eccessivamente restrittive, soprattutto in presenza di un movimento forte, ma queste restrizioni andranno a beneficio dei vostri profitti, nel tempo. Di solito, il primo segnale d’entrata che ricevete, risulta essere sempre il trade migliore. Ricordate che potete sempre chiudere alcune delle operazioni in corso che sono in profitto e aprirne un’altra con i segnali che ricevete successivamente, se volete. L’importante è mantenere un tetto al rischio.
C’è un altro elemento nel rischio: quello di un importante e improvviso movimento in una valuta, come è accaduto con il Franco svizzero a gennaio 2015. Eventi come questi sono rari, ma in casi come questo gli stop loss possono rivelarsi assolutamente inutili. Come ulteriore precauzione per tenere il rischio complessivo sotto controllo, dovreste evitare di trattare qualsiasi valuta sia soggetta a un tetto imposto dalla sua banca centrale, in coppia con un’altra valuta.
Strategie di Uscita Avanzate
È difficile uscire al momento giusto. In un certo senso non esiste un’uscita “giusta”, dal momento che non importa quanto abili siete come traders, di solito non riuscirete ad uscire dal trade esattamente al momento giusto.
Una delle strategie di uscita più solide che potete usare è combinando il target di profitto minimo che intendete ottenere e poi osservare la price action una volta arrivati a quel target. A quel punto, aspettate che si verifichi una “failure”, un fallimento nel segnare un nuovo massimo (in un’operazione long) o minimo (in uno short trade).
Eccone un esempio nel grafico qui di seguito. Ammettiamo di piazzare un long trade dove vedete la freccia che punta in alto, nella parte sinistra del grafico. Si ottiene un picco massimo quando si raggiunge il punto segnato come “1st High”. Successivamente il trade incorre in un profondo pullback, e nei pressi dell’area dov’è segnata la “Failure”, sembra che il tentativo di segnare un altro massimo sia fallito, dunque si potrebbe considerare di uscire qui dal trade. Serve pratica per imparare a individuare i picchi massimi e minimi più importanti, perciò vi consiglio di far pratica con lo storico di grafici di prezzo che non avete esaminato in precedenza.
Prima di augurare buona fortuna a tutti coloro che cercheranno di trasformare 10.000$ in 1 milione di $, vorrei solo ricordarvi l’importanza della scelta del vostro broker. Avrete bisogno di un buon broker Forex regolamentato che vi garantisca un’ottima esecuzione e tariffe competitive. Generalmente, un deposito di 10.000 Dollari dovrebbe fornirvi un’ampia gamma di scelte e un servizio VIP.
Buona fortuna, e buon trading!