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Quanto Devo Rischiare nel Forex Trading?

Spesso i nuovi trader rimangono sorpresi quando lo scoprono: quando si tratta di diventare redditizi nel lungo periodo, il controllo del rischio ha la stessa importanza della realizzazione di buoni trades. Il rischio, la dimensione delle posizioni e la gestione del denaro non sono meno importanti delle strategie di entrata o uscita dal trade, e sono fattori che dovrebbero essere considerati metodicamente e accuratamente. Se lo farete nel modo giusto, allora fin quando riuscirete a mantenere un margine nel trading (cosa non troppo difficile, visto che ci sono pochi margini di trading ben documentati), avrete un piano solido per fare parecchi profitti. Non ci sarà bisogno di trades spettacolari per fare soldi, dovrete solo fare costantemente la cosa giusta, e lasciare che la magia di una solida gestione del denaro faccia crescere il vostro conto. Per poterci riuscire, iniziamo facendoci alcune semplici domande.

Quanti soldi dovrei depositare nel mio account di trading?

Avete aperto un conto con un broker, e siete pronti ad iniziare a fare trading. Dovete solo depositare del denaro. Quanto? Dovete essere onesti con voi stessi e considerare quanto, del denaro che possedete, può essere investito per costruire la vostra fortuna. Non dovreste includere asset come la casa o l’automobile in questo calcolo, o la pensione: la domanda è di quanto denaro potete disporre, senza indebitarvi, da utilizzare per aumentare il vostro benessere. Una volta ottenuto questo numero, dovreste essere preparati a non investire più del 10-15% in qualcosa di rischioso, come il trading Forex. Potrebbe sembrarvi una piccola somma, ma in realtà non lo è (continuate a leggere e vi spiegherò perché).

La “bilancia” del rischio

Immaginate che ci siano due trader, Trader A e Trader B. Entrambi hanno a disposizione 10.000$ in asset liquidi, ovvero la somma di cui entrambi possono disporre per costruirsi la loro ricchezza. Dopo l’apertura degli account di trading, il Trader A deposita l’intera somma sul conto, mentre il Trader B deposita solo il 10% del totale a sua disposizione, 1.000$, mentre investe i restanti 9.000$ in buoni del Tesoro garantiti dagli Stati Uniti, che restituiscono un tasso d’interesse basso.

Consideriamo ora le rispettive posizioni. Il Trader A si troverà in svantaggio dal punto di vista psicologico poiché l’account rappresenta tutta la sua disponibilità finanziaria, e probabilmente le perdite saranno dolorose. Si dovrebbe preoccupare inoltre della possibilità che il proprio broker dichiari bancarotta e non sia in grado di restituire i fondi investiti, a meno che il broker non abbia alle spalle un programma governativo per l’assicurazione sui depositi. Anche in quel caso, il denaro del Trader A potrebbe rimanere bloccato per oltre un anno, prima di ricevere qualsiasi rimborso. Per via dei suoi timori, pur sapendo che per la sua strategia di trading il valore ottimale del rischio su ogni trade è del 2% del proprio conto (parleremo più tardi di come fare questo calcolo), decide di rischiare meno. Decide di rischiare solo un decimo del proprio denaro, lo 0,2% su ogni trade.

Il Trader B è più rilassato del Trader A. Ha a disposizione 9.000$ depositati in tutta sicurezza in buoni del Tesoro statunitensi, e nel suo account di trading dispone di 1.000$. Anche se perdesse l’intera somma depositata nell’account, alla fine il Trader B avrebbe perso solo il 10% del patrimonio iniziale, una perdita non disastrosa dalla quale ci si può riprendere. Sono le perdite superiori al 20% del proprio capitale, quelle difficili da recuperare. Il Trader B è più preparato al rischio, a livello psicologico, del Trader A. Il primo trova che il valore ottimale del rischio, per la propria strategia, è del 2% del proprio account su ogni trade, proprio come il Trader A. Diversamente da quest’ultimo, il Trader B rischierà la somma intera. Sia il Trader A che il Trader B rischieranno la stessa cifra su ogni trade, 20$. Qui di seguito troverete un grafico che mostra a quanto ammonterà la crescita dei rispettivi account, se seguiranno entrambi il loro piano di gestione del denaro e vinceranno 40 trades consecutivi (cosa estremamente improbabile nella vita reale):

Crescita Degli Account – Trader A Vs. Trader B

Crescita dei Conti

Il Trader B, con l’account più piccolo da 1.000$ e i 9.000$ in buoni del Tesoro, chiude con un profitto totale di 811$, dei quali 117$ sono in interessi ricevuti a fine anno sui buoni del Tesoro. Il Trader A, con l’account più grande da 10.000$, chiude con un profitto totale di 617$. Pur avendo iniziato con la stessa percentuale di rischio, la diversificazione del rischio del capitale fra un’entrata fissa, seppur moderata, e un investimento molto più rischioso, dà benefici importanti al Trader B, permettendogli di essere aggressivo come dovrebbe con il rischio.

Quanti soldi dovrei rischiare in ogni trade?

È una domanda semplice alla quale rispondere, se avete una cifra media che potete ragionevolmente aspettarvi di guadagnare su ogni trade e vi preoccupate soltanto di massimizzare il totale dei vostri profitti nel lungo periodo: usate un sistema di gestione frazionaria del denaro basata sul Criterio di Kelly (una formula che spiegherò nel dettaglio nel prossimo paragrafo).

Un sistema di gestione frazionaria fisso rischia la stessa percentuale del valore del vostro account su ogni trade, come abbiamo descritto nell’esempio di prima dei Trader A e B che utilizzavano rispettivamente lo 0,2% e il 2%. Una gestione frazionaria del denaro ha due grandi vantaggi sulle altre strategie. In primo luogo, rischierete meno in caso di perdite in serie, e di più durante le vincite in serie, quando l’effetto nell’insieme va a favore della crescita del vostro account. In secondo luogo, è teoricamente impossibile perdere l’intera somma presente nel vostro account, poiché state sempre rischiando solo una percentuale X di ciò che rimane, mai la somma intera.

La domanda finale è, come calcolare le dimensioni della frazione rispetto al rischio? Il Criterio di Kelly è una formula sviluppata per calcolare l’importo massimo che si potrebbe rischiare su ogni trade per massimizzare i profitti nel lungo periodo. Se sapete approssimativamente le vostre probabilità su ogni trade, potete facilmente calcolare il valore ottimale di rischio utilizzando un calcolatore del Criterio di Kelly. Nelle buone strategie di trading Forex, l’importo suggerito dalla formula di Kelly è generalmente compreso fra il 2% e il 4% della disponibilità dell’account.

Un avvertimento: l’utilizzo dell’intero ammontare suggerito da Kelly è destinato a portare a ingenti perdite economiche dopo delle perdite in serie. Alcuni fra i trader migliori, in particolare Ed Thorp, hanno consigliato di utilizzare solo metà dell’importo suggerito dal calcolatore del Criterio di Kelly. Questo genera il 75% dei profitti del lungo periodo, ma solo il 50% delle perdite prodotte dall’utilizzo al 100% del Criterio di Kelly.

La gestione del denaro è parte del “Santo Graal”

Non è un’esagerazione dire che la ragione principale per cui i trader continuano a fallire, anche quando seguono il trend e piazzano entrate e uscite nel modo giusto, è che non stanno seguendo le tecniche di gestione del rischio e del denaro esposte in questo articolo come parte di un piano di trading completo. Dimenticatevi del risultato del trade che aprite oggi, e preoccupatevi piuttosto dei risultati complessivi dei prossimi 200, 500, o 1000 trades che piazzerete. Se potete trarre solo il 20% di profitto dalla vostra media di rischio su ogni trade, ottenibile utilizzando una strategia di trend-following basata su rotture sulla volatilità, è piuttosto probabile che in una decina d’anni riuscirete a trasformare qualche centinaio di Dollari in un milione.

Adam Lemon
Informazioni su Adam Lemon
Adam è un trader Forex che ha lavorato nei mercati finanziari per oltre 12 anni, inclusi 6 anni con Merrill Lynch. Adam è certificato nella Gestionedi Fondi e nella Gestione di investimenti dal Chartered Institute for Securities & Investment del Regno Unito.
 

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