Molte persone tendono a temporeggiare e a posticipare investimenti in azioni per via della paura legata alla volatilità del mercato amplificata anche dal forte fattore psicologico associato ad essere costantemente in balia delle ultimissime informazioni e notizie provenienti da tutto il mondo.
Nonostante ciò, investire in azioni a lungo termine è cruciale per crescere il valore dei propri risparmi nel tempo ed in questo articolo andremo a discutere proprio di come investire in borsa anche per coloro che non possiedono un’approfondita conoscenza finanziaria.
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Investire in borsa: come funziona?
L’attività di investire in borsa viene spesso dismessa come estremamente rischiosa e non adatta a persone senza un’elevata educazione finanziaria, soldi da perdere e tante energie per la ricerca ed analisi di ogni titolo. Nonostante questa rappresentazione non sia interamente fittizia, iniziare investire in borsa è molto più semplice di quello che sembra.
Io sono un ragazzo iscritto ad un corso di laurea magistrale, e quindi potrei essere leggermente imparziale, ma è ormai tre anni che accompagno la mia attività di scrittura con investimenti a lungo termine nel mercato azionario in maniera metodica e costante.
Infatti, per iniziare ad investire in borsa è solamente necessario avere del capitale da parte, per iniziare anche piccole somme sono più che sufficienti, ed un conto in banca con accesso ai mercati finanziari come quello offerto, ad esempio, da Fineco. Di conseguenza, per iniziare in maniera amatoriale nel mondo degli investimenti a lungo termine non è neanche necessario un conto con un broker a sé stante.
Nonostante ciò, ovviamente quando si investe ci si espone alla potenziale perdita del proprio capitale inducendo la necessità di approcciare l’argomento in maniera metodica e studiata secondo i prossimi step che discuteremo nel corso dell’articolo.
Cosa sono le azioni e quali tipologie ci sono
Il primo aspetto da valutare quando ci si interfaccia al mondo degli investimenti nel mercato azionario è quello di stabilire la tipologia di azioni migliori per il proprio portafoglio di investimenti scegliendo tra le quattro tipologie principali di azioni riportate nella seguente tabella.
- Le azioni ordinarie sono le classiche azioni offerte da qualsiasi società pubblica listata su un mercato azionario. Questa tipologia di strumento offre diritto di voto ai propri azionisti e potrebbero offrire dividendi nel caso in cui la società decida di pagarli ma in caso di fallimento della società vengono pagati per ultimi e spesso non al completo.
- Le azioni privilegiate sono la variante più comune delle azioni ordinarie e barattano il diritto di voto per un trattamento privilegiato in caso di fallimento della società o nel pagamento dei dividendi. Però, non tutte le società offrono anche azioni privilegiate e spesso risultano più illiquide.
- Le azioni di risparmio sono una tipologia di azioni prevalentemente diffusa in Italia che baratta il proprio diritto di voto a favore di un pagamento dei dividendi maggiore rispetto a quello delle azioni ordinarie essenzialmente offrendo un ibrido tra obbligazioni societarie ed azioni.
- Le azioni a voto plurimo, invece, sono una tipologia di azioni speciali solitamente utilizzata da azionisti con una quota significativa della società in modo da ottenere una maggiore influenza nelle votazioni degli azionisti.
Per un investitore amatoriale interessato al lungo termine le azioni migliori spesso risultano essere le azioni ordinarie per via della maggiore liquidità e della loro popolarità. Limitarsi ad azioni privilegiate limiterebbe troppo significativamente il numero potenziale di potenziali investimenti.
Fattori che influiscono sulle azioni e sulle borse mondiali
I mercati azionari mondiali tendano ad essere estremamente influenzati quasi da qualsiasi possibile informazione o novità. Infatti, ogni pubblicazione dei dati macroeconomici di un paese influisce sulle aspettative relative alla politica monetaria e fiscale della banca centrale pertinente influenzando, a sua volta, i mercati finanziari.
Allo stesso tempo, molti shock derivano anche dalla politica fiscale delle varie potenze mondiali, come ad esempio la decisione di Trump di introdurre dazi reciproci su tutte le importazioni. Questi fattori risultano ancora più imprevedibili rispetto alla politica monetaria ma tendono lo stesso a portare complicazioni macroeconomiche.
Altre volte, invece, i mercati sono influenzati da shock geopolitici o esterni come, ad esempio, la crisi del covid, lo scoppio della guerra in Ucraina o un altro evento imprevedibile come avvenuto nel 2000 e nel 2008.
Infine, i singoli titoli azionari sono anche fortemente influenzati da informazioni intrinseche alla società come notizie relative all’attività produttiva, prossimi reinvestimenti o all’annuncio delle earnings.
Nonostante ciò, forse il fattore che influisce di più sulle azioni e sulle borse mondiali, o meglio sulla propria percezione personale delle borse mondiali, è il proprio aspetto psicologico. Infatti, uno degli aspetti più difficili di investire nell’azionario è quello di gestire il proprio lato emotivo evitando di prendere decisioni affrettate sia in periodi di paura che in momenti di felicità.
Come investire in azioni
Investire in azioni può essere fatto sia scegliendo titoli individuali e costruendo un proprio portafoglio personale di investimento, oppure selezionando altri strumenti finanziari che permettono di ottenere una determinata esposizione nel settore azionario ottenendo alcuni benefici non presenti nel caso dei classici investimenti in azioni. Le tipologie più comuni per investire in borsa e comprare azioni sono: investire in azioni individuali, ETF, CFD e fondi comuni di investimento.
Nei prossimi paragrafi andremo a discutere tutti gli aspetti principali di questi vari metodi per investire in azioni descrivendo la tipologia di investitore maggiormente adatto ad ogni categoria.
Singoli Titoli Azionari
Quando ci si immagina un investimento nell’azionario spesso si pensa a singoli titoli di società, una tipologia di investimento che richiede più tempo e presenta un rischio maggiore a fronte di un potenziale ritorno maggiore, anche se spesso difficilmente raggiungibile.
Solitamente questa tipologia di investimento risulta particolarmente complessa da diversificare correttamente e presenta un costo maggiore rispetto ad investire in azioni tramite ETF per via delle commissioni incorse per l’apertura e chiusura di ogni posizione.
Io personalmente gestisco un portafoglio formato da singoli titoli azionari ad eccezione di alcuni ETF prevalentemente per via del mio interesse nei confronti dei mercati finanziari e per la passione verso queste tematiche oltre che al possedere le conoscenze finanziaria per poter valutare un investimento in azioni.
Di conseguenza, questa tipologia di investimento è consigliata solo per coloro appassionati ai mercati finanziari e con la disponibilità temporale di approfondire e valutare vari potenziali investimenti per costruire un portafoglio ben diversificato.
Investire in azioni con gli ETF
Per il 99% degli investitori la tipologia migliore di investimento in azioni risulta essere tramite ETF, dei prodotti che tracciano l’andamento di un insieme di titoli azionari offrendo già un’esposizione diversificata senza la necessità di selezionare vari titoli azionari indipendentemente.
Gli investimenti in ETF tendono ad essere caratterizzati da una minore volatilità ed un ritorno simile a quello dell’indice azionario che rispecchiano ridotto solamente del TER, o Total Expense Ratio, un costo annuale pagato direttamente al gestore del prodotto.
Investire in azioni con gli ETF spesso risulta essere la decisione più semplice e redditizia senza la necessità di frequenti ribilanciamenti nel corso del tempo. Nonostante ciò, anche in questo caso è raccomandabile diversificare il proprio portafoglio selezionando almeno 3-5 ETF. Qui la lista dei migliori broker ETF.
Investire in azioni con i CFD
I CFD sono degli strumenti derivati che possono essere utilizzati per ottenere un’esposizione a leva sull’andamento di un asset sottostante. Investendo in CFD non si possiedono le azioni della società, ma si potrà beneficiare allo stesso modo dell’andamento dei prezzi.
Questi strumenti sono consigliati solamente per i trader o investitori più esperti e specialmente non per posizioni a lungo termine per via delle swap fees e delle varie commissioni aggiuntive su questa tipologia di strumenti. Qui la lista dei migliori broker CFD.
Investire in azioni tramite fondi comuni d’investimento
I fondi comuni di investimento sono degli strumenti di risparmio gestito attivamente, simili agli ETF ma invece si tracciare l’andamento di un portafoglio fisso di asset, la composizione del portafoglio è variabile nel tempo sotto la direzione di un portafoglio di investimenti.
L’obiettivo di questi fondi è quello di raggiungere un determinato obiettivo battendo un “benchmark”, ovvero un indice di mercato preso come riferimento dal gestore del fondo. Nonostante ciò, per via della gestione attiva questi strumenti risultano essere meno liquidi e presentano commissioni maggiori.
Questa tipologia di investimento risulta ideale per coloro che preferiscono avere il proprio portafoglio gestito attivamente, anche se spesso il rendimento di un portafoglio diversificato in ETF tende ad avere un ritorno maggiore.
Come comprare azioni
Acquistare azioni risulta essere un processo estremamente semplice che può essere fatto in pochi passaggi, online, e spesso anche senza la necessità di aprire un conto apposito con un broker autorizzato. Le tre alternative principali per comprare azioni sono:
- Banche: molte banche offrono la possibilità di comprare azioni o direttamente dal proprio portale online oppure tramite chiamata telefonica. Potrebbero avere commissioni maggiori rispetto ad un broker ma risulta estremamente comodo avere il portafoglio di investimenti direttamente collegato al conto corrente sul portale della banca.
- Broker autorizzati: i broker azioni autorizzati sono l’intermediario che presenta i costi e commissioni minori e la maggiore selezione di possibili investimenti. Il maggior svantaggio risulta essere la necessità di avere un altro account separato rispetto al conto in banca, il che rende il processo di deposito e prelievo molto più lento.
- Fondi comuni d’investimento: investire tramite i fondi comuni di investimento è molto differente rispetto agli altri due metodi descritti nell’articolo e spesso richiede contattare direttamente il fondo.
Quali azioni comprare?
Scegliere quali azioni comprare spesso risulta essere l’aspetto più complesso di investire autonomamente nei mercati finanziari in quanto è estremamente complesso valutare appropriatamente il valore intrinseco di un investimento per coloro che non possiedono una conoscenza finanziaria.
Proprio per questo, infatti, gli investimenti estremamente diversificati in ETF basati su indici di mercato spesso risultano essere la scelta migliore. Nonostante ciò, per coloro intenti a creare un portafoglio ben diversificato acquistando solamente singoli titoli azionari è importante informarsi il più possibile sui titoli da introdurre nel proprio portafoglio.
Ad esempio, per investimenti a lungo termine è importante consultare analisi come quella sulle 5 azioni da comprare e tenere per i prossimi 20 anni mentre, invece, per un portafoglio incentrato sui dividendi si può consultare quella sulle cinque azioni con dividendi in crescita da oltre 50 anni.
Qual è il mercato migliore dove investire in Borsa
Un'altra decisione importante relativa agli investimenti nel mercato azionario è il mercato di riferimento. Per un investitore italiano la scelta principale risulta essere tra Italia e Stati Uniti.
Il mercato italiano, come le altre borse europee, tende ad essere caratterizzato da una volatilità ed un ritorno minore oltre che da una illiquidità maggiore prevalente a causa della bassa capitalizzazione di mercato delle società, l’elevato uso di debiti per finanziare le operazioni e per le stringenti regolamentazioni europee.
Il mercato statunitense, invece, è molto più volatile e redditizio rispetto a quello italiano, oltre che ad essere il più liquido al mondo e ad avere le più grandi società pubbliche sulla terra.
Nonostante ciò, la decisione corretta sarebbe quella di diversificare geograficamente il proprio territorio selezionando titoli azionari appartenenti a diverse aree del mondo in modo da ridurre i rischi appartenenti ad un singolo stato o ad una determinata area geografica. Infatti, molti investitori introducono nel portafoglio un ETF che offre esposizione sui mercati emergenti.
Meglio investire in indici o azioni?
Investire in azioni garantisce un maggior controllo sulla composizione del portafoglio e potenzialmente anche un maggior ritorno a fronte di una maggiore volatilità rispetto a possedere solamente un ETF che offre un’esposizione sullo stesso indice.
Di conseguenza, investire in singole azioni richiede un maggiore impegno temporale ed una maggiore conoscenza finanziaria per ottenere risultati potenzialmente leggermente superiori a quelli un ETF.
La conclusione logica per la maggior parte delle persone sarebbe quella di stabilire un Piano di Accumulo di Capitale (PAC) per investire costantemente nel tempo una certa quantità di denaro ogni mese in una serie di ETF andando a costruire un portafoglio ben diversificato nel tempo. Guarda quali sono i migliori PAC 2025.
Nonostante ciò, come premesso io personalmente oltre ad un PAC su quattro ETF ho deciso di creare e gestire personalmente un portafoglio ben diversificato in singoli titoli azionari. Questa ragione è derivata prevalentemente dalla passione per la finanza e per la volontà di comprendere a pieno l’argomento di prima persona. Inoltre, essendo ancora un ventenne, ho un elevata tolleranza alla volatilità permettendomi di sopportare anche i periodi peggiori nel mercato senza avere strettamente necessità della liquidità investita.
Di conseguenza, la risposta ideale a questa domanda rimane significativamente legata alle proprie caratteristiche personali, età e passione per la finanza, ma generalmente investimenti in ETF che tracciano indici “sicuri” come l’S&P 500 tendono a performare eccellentemente a lungo termine con un rischio estremamente basso.
Conclusioni
Iniziare ad investire nel mercato azionario spesso risulta particolarmente spaventoso per tutti gli investitori abituati a strumenti di risparmio meno volatili come obbligazioni governative e conti deposito. Nonostante ciò, il ritorno generato da un indice di mercato risulta difficilmente superabile da altre strategie di investimento a lungo termine rendo l’azionario un tassello cruciale degli investimenti a lungo termine.
Inoltre, secondo vari studi finanziari, la probabilità che un investimento sull’S&P 500 sia in negativo a 10 anni dall’apertura è solamente del 6%, e questa probabilità viene quasi annullata se si estende la finestra delle osservazioni a 20 anni.
Di conseguenza, un investimento nell’azionario ben diversificato e calcolato permette quasi sempre di generare ritorni nel lungo periodo, specialmente basando il proprio portafoglio su una PAC in vari indici di mercato.