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Previsioni S&P 500 per il Secondo Semestre 2025

Di Jesus Castillo

Jesús è un economista venezuelano con una solida esperienza nel settore bancario che, subito prima della pandemia del 2020, ha deciso di entrare nel campo digitale con l'idea di cambiare il suo percorso professionale e sviluppare altre fonti di reddito....

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L’S&P 500 è il principale indice azionario al mondo, motivo per cui è uno degli strumenti preferiti per il trading e l’investimento.

  • Sai quali sono i principali fattori che lo influenzeranno nei prossimi mesi?
  • Conosci le previsioni più recenti delle principali società di investimento?

Se vuoi rispondere a queste domande e imparare a realizzare la tua previsione tecnica dell’S&P 500, continua a leggere!

Situazione Attuale del Mercato Azionario negli Stati Uniti

Non possiamo definire una previsione chiara del prezzo dell’S&P 500 per il secondo semestre del 2025 senza tenere conto del contesto che circonda il mercato azionario.

Vediamo quindi un riepilogo della situazione attuale e dei principali fattori determinanti:

Utili per Azione (S&P 500) negli Ultimi Trimestri

  1. Gli utili delle società che compongono l’S&P 500 nel primo trimestre del 2025 sono cresciuti di circa il 13,7% su base annua, con il 76,3% delle aziende che ha superato le stime.
  2. Le stime dell’utile per azione aggregato dell’S&P 500 continuano a mostrare una tendenza positiva, indicando una prospettiva favorevole per la redditività aziendale. A conferma, ad esempio, la previsione di Deutsche Bank sull’utile per azione è stata rivista al rialzo da 240$ a 267$.
  3. Tuttavia, per il secondo trimestre si prevede un rallentamento significativo della crescita degli utili, con un aumento stimato del 5%.

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Prospettive Macroeconomiche

Inflazione: l’inflazione persistente negli Stati Uniti rappresenta una preoccupazione importante. Pur essendo diminuita, non si è ancora allineata all’obiettivo della Fed. Inoltre, altri rischi latenti, come i dazi commerciali e l’aumento del prezzo del petrolio, potrebbero portare a nuove pressioni sui prezzi. Finché questi rischi permangono, è bassa la probabilità che la Fed riduca i tassi d’interesse verso un livello più neutrale.

PIL: si prevede un indebolimento della crescita reale del PIL, con una stima dello 0,3% per il quarto trimestre del 2025. Il rischio di recessione aumenterebbe in caso di una guerra commerciale aperta con la Cina o di un’ulteriore escalation del conflitto in Medio Oriente che coinvolga gli Stati Uniti.

Tasso di disoccupazione: secondo gli analisti, il tasso di disoccupazione dovrebbe attestarsi attorno al 4,5% nel 2025, indicando un mercato del lavoro ancora resiliente.

Spesa dei consumatori: nonostante finora si sia mantenuta solida, si prevede che eventuali aumenti dei prezzi dovuti ai dazi rallenteranno la crescita della spesa verso la fine del 2025 e possibilmente anche nel 2026. Lo stesso discorso vale per l’impatto di un aumento sostenuto del prezzo del petrolio.

Politica Commerciale degli Stati Uniti sui Dazi

  • I nuovi dazi “reciproci” possono avere un impatto significativo sul commercio, in particolare per le aziende statunitensi con alta esposizione ai mercati esteri.
  • I dazi sui prodotti cinesi si attestano al 55%, mentre la maggior parte degli altri partner commerciali si confronta con tariffe del 10%.
  • Si prevede che queste misure aumenteranno l’inflazione nei prossimi mesi, il che potrebbe rallentare ulteriormente i tagli ai tassi d’interesse da parte della Fed, oltre a ridurre il PIL sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo.

Guerra tra Israele e Iran e Prezzi del Petrolio

  • Il conflitto in Medio Oriente ha generato volatilità nel prezzo del petrolio, anche se il greggio non è aumentato in modo significativo, grazie all’aspettativa di una soluzione diplomatica.
  • Tuttavia, un’intervento diretto degli Stati Uniti o un’interruzione dello Stretto di Hormuz potrebbero spingere i prezzi del petrolio in un intervallo compreso tra 100 e 130 dollari al barile, potenzialmente alimentando l’inflazione statunitense.
  • Ciononostante, i dati storici suggeriscono che i cali dei mercati azionari in simili scenari potrebbero essere di breve durata.

Sebbene ci sia ottimismo riguardo a una possibile risoluzione delle tensioni commerciali con la Cina, il rischio geopolitico rimane molto elevato e rappresenta una variabile imprevedibile, capace di avere un impatto profondo e immediato sul prezzo dell’S&P 500 nel secondo semestre del 2025.

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Evoluzione delle Previsioni sul Prezzo dell’S&P 500

Come trader, devi tenere presente che nessuno può anticipare il futuro, quindi qualsiasi previsione non è altro che un’opinione basata su un insieme di ipotesi. Solo questo!

Da un lato, una stima è valida solo nella misura in cui sono valide le ipotesi del modello che la sostiene; dall’altro, la realtà è semplicemente troppo complessa per poter integrare tutti i suoi aspetti in un unico modello statistico.

Pertanto, le previsioni di borsa vanno viste come un termometro di ciò che pensa il mercato in un determinato momento, in base alle condizioni esistenti.

In questo contesto, riteniamo che la nuova politica commerciale degli Stati Uniti rappresenti un punto di svolta per il prezzo dell’S&P 500 nel secondo semestre del 2025. Il momento chiave è stato lo scorso 2 aprile 2025, quando il presidente Trump ha annunciato i suoi famosi dazi “reciproci”.

Questo annuncio ha provocato uno shock negativo sull’S&P 500, con un calo che, nel suo punto peggiore, ha raggiunto il 14,7% nella sessione del 7 aprile.

Cominciamo esaminando le stime delle 16 principali società di investimento di Wall Street prima e dopo il cosiddetto "Giorno della Liberazione" per l'indice S&P 500 nel 2025:

Stime prima e dopo il cosiddetto "Giorno della Liberazione" per l'indice S&P 500 nel 2025

Fonte: Morningstar

Poiché ogni stima rappresenta soltanto l’“opinione” di una società in un determinato momento, ciò che ci interessa maggiormente è la media complessiva, così come i valori massimo e minimo:

  • A dicembre 2024, il mercato stimava una quotazione media per l’S&P 500 di 6.663 punti entro la fine del 2025. Per gli analisti più ottimisti, la previsione arrivava a 7.100 punti, mentre per i più pessimisti si attestava a 6.400 punti.
  • Ad aprile 2025, dopo gli annunci di Trump, la stima media del prezzo dell’S&P 500 è scesa a 6.024 punti, principalmente a causa della previsione degli effetti negativi dei dazi sull’economia. La stima massima è rimasta elevata a 7.000 punti, ma la stima minima è scesa considerevolmente fino a 5.200 punti.
  • Il solo impatto della nuova politica dei dazi degli Stati Uniti ha ridotto la media complessiva del 9,6%.

Tuttavia, è importante considerare che le società di investimento aggiornano costantemente le loro previsioni man mano che emergono nuovi dati e nuove situazioni.

Ad esempio, gli Stati Uniti e la Cina avevano concordato una prima distensione commerciale, che però è fallita. Successivamente, è stato raggiunto di recente un pre-accordo, i cui dettagli non sono ancora definitivi, ma che ha comportato una riduzione dei dazi rispetto allo scenario iniziale.

In seguito a questo avvicinamento, Goldman Sachs ha rivisto la propria previsione per l’S&P 500, portandola da 5.700 a 5.900 punti nel breve termine, e a 6.500 punti per i prossimi 12 mesi, che era già la sua stima precedente.

Anche Deutsche Bank ha modificato la propria previsione, scendendo da 7.000 a 6.150 punti, salvo poi rialzarla recentemente a 6.550 punti.

Gli analisti cercano semplicemente di razionalizzare nei loro modelli i nuovi eventi man mano che si verificano.

Finora, non sono state pubblicate nuove stime che includano l’impatto di uno scenario pessimistico legato al conflitto tra Israele e Iran sul prezzo dell’S&P 500 per il secondo semestre.

Naturalmente, un’ulteriore escalation avrebbe un impatto negativo su tali previsioni.

Analisi Tecnica dell’S&P 500 per il Secondo Semestre 2025

Su DailyForex realizziamo analisi che possano davvero essere utili ai trader che ci seguono e, per questo motivo, a seguire proponiamo la nostra stima del prezzo dell’S&P 500 basata su due strumenti dell’analisi tecnica: le Onde di Elliott e le estensioni di Fibonacci.

Osserviamo ora il grafico trimestrale del contratto future dell’indice S&P 500 (CME: ES):

Grafico trimestrale del contratto future dell’indice S&P 500 (CME: ES)

Abbiamo bisogno di un grafico di lungo periodo per poter cogliere con maggiore chiarezza l’entità dei movimenti che il mercato ha già compiuto negli ultimi 5 anni. Non è un segreto che ci troviamo in un mercato rialzista di lungo periodo!

Ciò che vogliamo capire è: se esiste ancora potenziale al rialzo, fino a dove potrebbe spingersi il prezzo dell’S&P 500? E soprattutto: questo potenziale è coerente con quanto indicato dall’analisi tecnica forex?

Dal nostro punto di vista, il movimento rilevante da analizzare inizia con il crollo dovuto alla pandemia. A partire da quel momento possiamo identificare i seguenti livelli critici di supporto e resistenza:

  • 2.174,00 punti: minimo del primo trimestre del 2020, causato dalla pandemia da Covid-19.
  • 4.808,25 punti: massimo del primo trimestre del 2022, risultato dell’espansione post-Covid sostenuta da stimoli monetari e fiscali, in particolare la riduzione dei tassi d’interesse.
  • 3.502,00 punti: minimo del quarto trimestre del 2022, dovuto all’aggressivo aumento dei tassi per contenere l’inflazione.
  • 6.166,50 punti: massimo del primo trimestre del 2025, attribuito al boom dell’intelligenza artificiale (IA), all’aspettativa di tagli dei tassi a fronte del calo dell’inflazione e alla vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali USA, candidato considerato pro-business e pro-mercato.

A nostro avviso, il trend rialzista osservato finora può essere interpretato come parte di un modello base di Ondate di Elliott, suggerendo che ci troviamo all’interno di una struttura impulsiva di lungo periodo.

Modello base di Onde di Elliott sull fase rialzista dello S&P 500

In quale onda si trova attualmente il prezzo dell’S&P 500?

Anche se la risposta sarà sempre soggettiva, giudicando dalla durata del movimento e dall'entità delle correzioni osservate, potremmo trovarci all’interno dell’onda 5. Si tratta dell’ultima onda rialzista all’interno della tendenza di lungo periodo, prima che il ciclo si completi e inizi una fase correttiva.

Vediamo ora come si adatta questo modello teorico al nostro grafico di lungo periodo dell’S&P 500:

Grafico di lungo periodo dell’S&P 500

In seguito al cosiddetto "Giorno della Liberazione", l’S&P 500 ha subito una profonda correzione nel secondo trimestre del 2025. Questa correzione, presumibilmente indotta, ha portato l’indice a toccare un minimo di 4.832,00 punti, segnando una perdita complessiva del 21,6% rispetto al massimo di 6.166,50 punti.

Ricordiamo che il mercato aveva già iniziato a scendere dal primo trimestre, man mano che la retorica di Trump si faceva più radicale sul tema del commercio internazionale, senza contare le teorie di alcuni presunti consiglieri riguardo alla necessità di svalutare il dollaro per recuperare competitività nell’export.

E come se ciò non bastasse, va aggiunto il problema del debito degli Stati Uniti, con un peso crescente degli interessi sul bilancio federale.
Con tassi d’interesse così elevati e una Fed troppo indipendente, non avrebbe forse senso indurre un panico nei mercati per costringere l’istituto monetario a tagliare il costo del denaro, così da alleggerire il peso degli interessi da rifinanziare a breve?

Non sappiamo se queste speculazioni siano fondate, ma riteniamo che un calo del 21,6% sia abbastanza consistente da essere associato all’onda 4.

Prevedere l’ampiezza dell’onda 5 è complesso, ma esistono alcuni metodi tecnici:

  • L’onda 5 spesso ha una lunghezza simile a quella dell’onda 1, oppure può estendersi fino al 61,8% della lunghezza dell’onda 1,
  • Oppure potrebbe anche raggiungere un’estensione del 161,8% della lunghezza combinata delle onde 1 e 3, o anche un 161,8% della sola onda 3.

Fino a dove può arrivare il prezzo dell’S&P 500?

Nel contesto attuale, qualsiasi previsione di espansione corrisponde a uno scenario ottimista e dipende da ciò che accadrà con il nuovo conflitto bellico in corso.

In questo caso, utilizzando lo strumento delle Estensioni di Fibonacci, vediamo fino a dove potrebbe arrivare il prezzo dell’S&P 500.

Per usare le estensioni di Fibonacci abbiamo bisogno di 3 punti (A, B e C), a partire dai quali si proiettano:

  1. il livello corrispondente al 100% dell’onda A-B a partire dal punto C (onda 3);
  2. il livello corrispondente al 161,8% dell’onda A-B a partire dal livello del 100% (onda 5).

Quanto può salire l’S&P 500 nel 2025? Grafico delle previsioni

Lo strumento ci indica che, in uno scenario ottimista, il prezzo dell’S&P 500, proiettando il 161,8% della prima onda, raggiungerebbe un livello di 7.764,25 punti, un valore decisamente ambizioso:

Calcoli delle Onde di Elliott combinati ai livelli di Fibonacci:

Lunghezza A-B = 4.808,25 – 2.174,00 = 2.634,25

Livello 100% = Punto C + A-B = 3.502,00 + 2.634,25 = 6.136,25

61,8% della lunghezza A-B = 0,618 × 2.634,25 = 1.627,97

Livello 161,8% = 1.627,97 + 6.136,25 = 7.764,22 ≈ 7.764,25

Ora disponi di una proiezione tecnica in uno scenario favorevole. Tuttavia, dobbiamo considerare anche altri scenari possibili, soprattutto nel caso in cui il contesto economico e geopolitico dovesse peggiorare.

In uno scenario intermedio, la nostra proiezione mostra che il mercato potrebbe ritracciare fino al 21,4% dell’onda 3 (percentile 78,6%), mentre in uno scenario pessimista potrebbe scendere fino al 38,2% (percentile 61,8%):

  • Scenario intermedio (-21,4%): Percentile 78,6% → 5.572,50 punti
  • Scenario pessimista (-38,2%): Percentile 61,8% → 5.130,00 punti

Pertanto, secondo la nostra analisi tecnica, il prezzo dell'S&P 500 potrebbe oscillare tra un minimo di 5.130 punti nello scenario peggiore e un massimo di 7.764,25 punti nello scenario migliore.

Conclusione

Abbiamo analizzato il panorama attuale del mercato azionario statunitense e i principali pronostici degli analisti.

Utilizzando l'analisi tecnica, abbiamo anche creato la nostra proiezione, così ora hai una previsione del prezzo dell'S&P 500 per tre scenari diversi.

Investire non significa avere tutte le risposte, ma porre le domande giuste e avere un buon piano. Come puoi vedere, non serve essere un esperto per avere un'idea ragionevole della direzione del mercato.

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Domande Frequenti

La previsione del prezzo dell'indice S&P 500 è infallibile?

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No. Le previsioni si basano su dati passati e modelli probabilistici. Questi sono scenari possibili e non certi. La chiave è sfruttarli come parte di un piano più ampio e flessibile.

Posso perdere soldi se investo nell'indice S&P 500 adesso?

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Come qualsiasi investimento azionario, ci sono dei rischi. Per questo motivo è fondamentale seguire una strategia diversificata e optare per un orizzonte temporale di investimento di medio-lungo termine. E se il trading è la tua passione, assicurati di seguire rigide regole di gestione del denaro.

Quali sono i principali rischi di investire nell'indice S&P 500?

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Il rischio principale è il rischio di mercato: il valore dell'indice potrebbe diminuire a causa di recessioni economiche, crisi geopolitiche o panici finanziari. Sebbene storicamente il mercato si sia sempre ripreso, non vi sono garanzie di rendimenti futuri.

È un buon momento per iniziare a investire?

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Gli investitori di maggior successo, come Warren Buffett, affermano spesso che il momento migliore per investire è adesso, a patto di avere un orizzonte temporale a lungo termine. Tuttavia, se si vuole speculare a breve termine tramite il trading, sono necessarie competenze psicologiche, un piano di trading collaudato e la conoscenza dell'analisi tecnica.

Cos'è l'indice S&P 500 e perché è così importante?

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Si tratta di un indice ponderato in base alla capitalizzazione di mercato che raggruppa le 500 maggiori aziende degli Stati Uniti. È quotato dal 1957 ed è considerato il barometro più rappresentativo del mercato azionario nordamericano.

Jesús è un economista venezuelano con una solida esperienza nel settore bancario che, subito prima della pandemia del 2020, ha deciso di entrare nel campo digitale con l'idea di cambiare il suo percorso professionale e sviluppare altre fonti di reddito.

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