Quando si fa trading o si investe nei mercati finanziari è sempre necessario monitorare l’andamento del proprio investimento sia in relazione al proprio andamento storico che in relazione ad altri competitors dello stesso settore.
Uno degli strumenti più comuni con il quale questi confronti vengono fatti su un orizzonte temporale medio/lungo è il ritorno YTD, e in questo articolo andremo a discutere tutte le sfumature di questa misura, come viene calcolata e quali sono i suoi utilizzi più comuni.
Cosa significa Year to Date?
Il termine “Year to Date (YTD)” è traducibile in italiano con l’espressione “dall’inizio dell’anno ad oggi” ed è utilizzata semplicemente per identificare il numero di sessioni di trading che sono trascorse dal primo gennaio dell’anno corrente e dell’ultima sessione di scambi.
Quindi, quando si parla di YTD, si da semplicemente riferimento all’osservazione del grafico di trading di un asset durante la porzione dell’anno dal primo gennaio ad oggi.
Questo lasso temporale è particolarmente popolare in quanto permette di calcolare una serie di ritorni YTD che consentono di studiare il guadagno che un investitore avrebbe potuto ottenere investendo nell’asset durante la prima sessione dell’anno. La popolarità di questa misura deriva dalla sua standardizzazione che permette agli investitori di confrontare l’andamento di vari titoli durante lo stesso periodo di tempo.
Migliori Broker Forex
Come si calcola lo YTD?
Il termine YTD identifica semplicemente il lasso di tempo dal primo gennaio ad oggi; quindi, il calcolo si basa solamente sulla distanza temporale tra le due date. D’altro canto, sulla base del YTD si sono sviluppate anche molte altre misure utilizzate per tracciare i ritorni, tra cui il popolarissimo YTD return.
La misura del ritorno year to date è espressa in punti percentuali e rappresenta il ritorno solo sulla base dell’aumento del valore nominale dell’azione, e non prende in considerazione ridistribuzioni di capitale come dividendi ordinari o straordinari.
Inoltre, il ritorno Year to Date può essere calcolato su tutti i tipi di asset classes, con tutti i tipi di grafici e con qualsiasi misura di candele in quanto si basa solamente sul prezzo di chiusura dell’ultima candela dell’anno precedente e il prezzo di chiusura del giorno in cui stiamo misurando il ritorno YTD.
Infine, è importante notare come, essendo un ritorno lineare e non composto, la formula del calcolo YTD fornisce un risultato diverso dalla semplice somma del cambio percentuale delle singole candele giornaliere, in quanto i ritorni delle singole candele sono espressi sottoforma di interesse composto. Scegli un broker azioni dalla nostra lista per iniziare il trading in modo sicuro.
Quali sono i vari tipi di YTD?
- Osservare l’andamento di un titolo su un timeframe YTD risulta estremamente utile per studiare come l’asset ha performato dall’inizio dell’anno, ma spesso risulta ancora più utile poter associare dei valori a questa performance calcolando quanto si ha guadagnato dal primo gennaio dell’anno corrente.
- Inoltre, in aggiunta al classico ritorno YTD molti trader e investitori utilizzano anche altri tipi diversi di strumenti per calcolare il ritorno dall’inizio dell’anno ad oggi per prendere in considerazione alcune sfumature non incluse nel YTD.
- Le due alternative più popolari sono i rendimenti annuali, i guadagni da inizio anno, e la retribuzione netta da inizio anno.
Rendimenti annuali (Year to Date Return)
Il calcolo del ritorno YTD risulta essere molto semplice, in quanto questa misura rappresenta semplicemente il tasso d’interesse lineare che l’investitore ha guadagnato nella forma di capital gain nell’inserire una determinata azione nel proprio portafoglio.
Per calcolare il ritorno YTD è necessario dividere l’ultimo valore dell’asset per il prezzo di chiusura dell’ultima candela dell’anno precedente e sottrarre 1 al risultato. Così facendo si calcola il ritorno dell’inizio dell’anno al giorno attuale sotto forma di cambio percentuale semplice.
Facendo un esempio, assumiamo di essere interessati a calcolare il ritorno YTD di Netflix (Ticker: NFLX). L’ultimo giorno di trading del 2023 è stato venerdì 29 dicembre e Netflix ha concluso l’anno scorso a $486.88 ad azione. Al momento della stesura di questo articolo, invece, l’ultimo prezzo di Netflix è $682.51 risalente al 3 luglio 2024.
Usando la formula precedente possiamo dividere il prezzo di oggi per l’ultimo prezzo del 2023 e poi sottrarre 1 al risultato per ottenere il ritorno YTD. Il risultato di questa operazione è 0.4018 segnalando come Netflix abbia guadagnato il 40.18% dall’inizio dell’anno ad oggi.
Retribuzione Netta da Inizio Anno (Year to Date Net Pay)
La misura della retribuzione netta da inizio anno viene generalmente utilizzata in busta paga e rappresenta il totale di tutti gli stipendi ricevuti dal proprio datore di lavoro dal primo giorno dell’anno corrente al netto dei contributi e delle tasse riportando solo la somma dei salari netti ricevuti.
Nonostante ciò, questa nozione di “year to date net pay” può anche essere riportata nel mondo dei mercati finanziari per calcolare il profitto netto da una determinata posizione nei mercati finanziari. D’altro canto, è importante sapere che la tassa sul guadagno capitale nei mercati finanziari si paga solamente una volta chiusa la posizione, quindi il nostro portafoglio mostrerà il ritorno lordo fino a che il guadagno non verrà materializzato.
Facendo un esempio con Amazon (Ticker: AMZN) notiamo come l’ultimo prezzo del 2023 sia stato $151.94 e che oggi l’azione abbia chiuso la giornata a $197.59. Inoltre, assumiamo che la tassa sul capital gain sia il 26% dei profitti, come stabilito in Italia.
In questo caso, per calcolare la retribuzione netta da inizio anno, sarà necessario calcolare il ritorno YTD e poi moltiplicarlo per 1 meno il tax rate sui guadagni capitali. Facendo i calcoli, ad oggi il ritorno YTD di Amazon è 30.04% mentre la retribuzione netta da inizio anno è 22.23%.
Questi numeri significano che se avessimo investito €100 in Amazon il primo gennaio, ad oggi avremmo un valore di portafoglio di €130.04, ma se al termine della sessione di oggi avessimo venduto le nostre azioni nel portafoglio, ci ritroveremmo solo €122.23, ovvero i €100 iniziali più il guadagno al netto delle tasse.
Guadagni da inizio anno (Year to Date Earnings)
I guadagni da inizio anno, al contrario del semplice ritorno YTD, prendono anche in considerazione la redistribuzione di capitale sotto forma di dividendi o interesse da parte dell’asset nel quale si sta investendo. Più specificatamente, i year to date earnings aggiungono al guadagno capitale anche il guadagno delle ridistribuzioni e prendono in considerazione il guadagno lordo totale del trader.
La formula delle year to date earnings è uguale alla formula del YTD return al quale si somma il totale di tutte le ridistribuzioni ottenute dall’inizio dell’anno divide per il valore iniziale del titolo all’inizio dell’anno.
Facendo un esempio con Microsoft (Ticker: MSFT) possiamo notare come l’ultimo valore per azione nel 2023 è stato $376.04 e che il valore al 3 luglio è $460.77. Inoltre, dall’inizio dell’anno Microsoft ha pagato due dividendi, entrambi per 75 centesimi.
Sapendo queste informazioni, è possibile prima calcolarsi il return YTD dividendo l’ultimo valore con quello finale del 2023 e sottraendo 1 al risultato. Il ritorno YTD di Microsoft ad oggi risulta essere 0.2253.
Successivamente, per calcolare il guadagno da inizio anno a questo risultato è necessario aggiungere la somma dei dividendi divisa per il valore iniziale. Così facendo si ottiene un Year to Date Earning pari al 22.93%.
Ci sono pro e contro nell’uso del YTD nel trading?
Osservare il periodo YTD e calcolare i relativi ritorni è sicuramente una semplice ed estremamente utile attività che riesce facilmente a mostrare i ritorni di un determinato portafoglio dall’inizio dell’anno, permettendo confronti con altri asset o altri portafogli.
Nonostante ciò, usare solamente la misura YTD nell’osservazione di un grafico più risultare in uno studio limitante e troppo semplificativo, capace di rimuovere alcuni importanti fattori necessari da considerare quando si segue una determinata strategia di trading. Esaminiamo quindi assieme pro e contro:
Pro
- Standardizzazione: convertendo i ritorni di un gruppo di asset a YTD è facilmente osservabile quale ha performato meglio e quale peggio nel corso dell’attuale anno.
- Semplice da calcolare: il calcolo dei ritorni YTD è una semplice divisione che esprime il risultato sotto forma di percentuale.
- Comparazione Immediata: dopo aver calcolato il ritorno YTD di vari asset si possono facilmente ordinare dal più performante al meno.
Contro
- Troppo semplificativo: il ritorno YTD tende ad eliminar e le fluttuazioni di prezzo a breve termine causando un’immagine torbida per i trader. Ad esempio, nell’ultimo mese il prezzo delle azioni di Tesla è aumentato del 40% ma lil rendimento YTD è ancora -10% a causa di un forte crollo ad inizio anno.
- Non prende in considerazione i dividendi: il semplice ritorno YTD non prende in considerazione i dividendi e le future tasse da pagare una volta chiusa la posizione; quindi, questa misura va spesso integrata per avere un’informazione più completa.
- Lasso temporale troppo breve per investimenti a lungo termine: nei mercati finanziari alcune compagnie tendono ad avere una forte ciclicità e in questi casi è meglio osservare la performance degli ultimi dodici mesi piuttosto che quella YTD. Ad esempio, se un’azione dovesse perdere il 15% del proprio valore durante la prima metà dell’anno ma poi chiudere in positivo l’anno del 30%, osservare il YTD a luglio potrebbe fornire un’immagine distorta della profittabilità della società.
Che differenza c’è tra YTD e MTD?
Con YTD si intende il periodo “Year To Date”, ovvero dall’inizio dell’anno ad oggi. Quindi, il periodo YTD prende in considerazione il lasso temporale tra il 1° gennaio 2024 e la data odierna.
Con l’acronimo MTD, invece, si intende “Month To Date”, o “dall’inizio del mese ad oggi” in italiano, quindi si fa il calcolo dal 1° del mese corrente.
D’altro canto, la misura YTD è molto più popolare rispetto al MTD in quanto offre una visione più ampia sull’andamento del prezzo dell’azione. È anche importante brevemente menzionare il termine QTD o “Quarter To Date” che invece traccia la performance di un asset dall’inizio dell’attuale trimestre alla sua fine. Puoi dare uno sguardo all’elenco piattaforme trading autorizzate CONSOB per affidarti ai migliori broker in Italia.
YTD: un parametro importante che tutti i trader devono considerare nella propria strategia
Grazie alle molteplici utilità del parametro YTD, molti trader e investitori utilizzano questa misura per studiare l’andamento del prezzo di un’azione dall’inizio dell’anno ad alla giornata attuale. Così facendo i trader possono rapidamente e semplicemente confrontare la performance di due assets, non solo sull’andamento del prezzo, ma anche sull’evoluzione degli aspetti fondamentali presi in considerazione come, ad esempio, l’aumento del profitto netto della società dall’inizio dell’anno.
Infatti, il parametro YTD è anche costantemente osservato dai migliori trader italiani, come discusso in un nostro precedente articolo, i quali riescono a generare ritorni stellari grazie alle loro capacità di analisi tecnica e fondamentale.
Conclusioni
In conclusione, avere una forte consapevolezza del YTD significato risulta essere un aspetto chiave sia nel trading che negli investimenti a lungo termine grazie alla facilità di questo strumento di classificare vari asset in base alla propria performance.
D’altro canto, nonostante questo strumento sia anche usato dai migliori trader italiani, il YTD presenta anche alcuni aspetti negativi necessitando l’utilizzo di altre misure alternative come i guadagni da inizio anno e la retribuzione netta da inizio anno. Continua a seguire i migliori broker forex italiani per ulteriori analisi sugli eventi importanti di oggi.