Ethereum è probabilmente la blockchain più popolare al mondo, avendo superato Bitcoin nelle transazioni nel 2021 per la prima volta nella storia. Il token nativo di Ethereum (ETH) è l'altcoin più posseduto e scambiato, con oltre 5,5 milioni di indirizzi attivi che rappresentano oltre 1,1 milioni di transazioni al giorno.
Cos'è il Merge di Ethereum?
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Il Merge di Ethereum è un avanzamento dell'intera blockchain di Ethereum che promette di aumentare la sicurezza e la scalabilità complessiva della rete, ridurre massicciamente l'impatto ambientale di Ethereum e portare la rete a un modello "proof-of-stake".
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Simile alla blockchain di Bitcoin, Ethereum implementa attualmente un modello "proof-of-work", in cui un'ampia rete di nodi (computer condivisi in una vasta rete) compete per risolvere complessi problemi matematici. I membri della rete che risolvono questi problemi vengono ricompensati con la possibilità di minare una parte di una transazione Ethereum, creando nuove monete e accumulando una commissione.
Tuttavia, con il Merge di Ethereum, il nuovo modello "proof-of-stake" seleziona i nodi usando un algoritmo che favorisce i nodi che detengono una percentuale maggiore della valuta ETH. In termini semplici, la "partecipazione" del nodo nella rete Ethereum viene ricompensata al contrario del sistema precedente, che ricompensava i nodi con la maggiore potenza di calcolo, con un terribile impatto sul consumo energetico.
Come poteva essere sfruttato il Merge di Ethereum?
1. Prendere in prestito ETH dalle piattaforme di prestito DeFi
C'è stato un aumento di volume poiché le persone prendono in prestito ETH da popolari piattaforme DeFi come Compound e AAVE. Questo perché la rete Ethereum ha promesso un airdrop a una selezione casuale di detentori di ETH durante la settimana dell'aggiornamento del merge.
Sebbene questo airdrop non sia garantito, verrà effettuato uno snapshot prima del merge, e coloro che detengono ETH (su portafogli hardware o su exchange che supportano i fork PoW) potrebbero essere idonei a ricevere token gratuiti.
2. Token Proof-of-Work
Se detenevi token ETH, eri già automaticamente idoneo per l'airdrop PoW, a condizione che i tuoi token fossero stati trasferiti su un portafoglio hardware o su un exchange che supporta un fork proof-of-work.
Quindi, supponiamo che i tuoi ETH venivano conservati in un portafoglio non custodiale o su un exchange centralizzato come Coinbase o Binance. In tal caso, meglio conservare i tuoi token ETH in un portafoglio hardware per garantire che vengano soddisfatti i requisiti di idoneità.
3. Un-Stake LP / Srotolare eventuali token Ethereum avvolti
Per massimizzare la tua idoneità per l'airdrop PoW, era meglio srotolare eventuali token ETH precedentemente avvolti e aggiungerli al saldo ETH nel tuo portafoglio hardware o nell'exchange che supporta PoW.
Inoltre, se avevi ETH in stake insieme a un altro token e viene utilizzato per finanziare una Liquidità Pool (LP), poteva valere la pena di rimuovere lo stake per il merge. Fondamentalmente, più ETH avevi conservato nel tuo portafoglio hardware, maggiore era la possibilità di ricevere alcuni token ETH gratuiti.
Tuttavia, se il tuo LP in stake stava accumulando interessi o ricompense, spettava a te calcolare il potenziale rischio/rendimento che la rimozione di eventuali token in stake poteva avere come parte della tua complessiva strategia di investimento in cripto. Come già detto, non tutti i detentori di ETH hanno ricevuto token come parte dell'airdrop; quindi, ogni decisione di acquistare, rimuovere o prendere in prestito ETH doveva essere attentamente considerata.
Quali sono stati i rischi del Merge di Ethereum?
1. Truffe con token Ethereum 2.0
La Fondazione Ethereum ha preventivamente emesso avvertimenti su truffatori che cercano di ingannare gli investitori facendoli credere che debbano riscattare i loro ETH per token 'ETH2'. Tuttavia, questi token non esistono. Il nome Ethereum 2.0 era inizialmente inteso per riferirsi a un aggiornamento e non al lancio di una nuova rete.
In gennaio 2022, la Fondazione Ethereum ha smesso di riferirsi all'aggiornamento come ETH2 per evitare confusione. Per chiarire: ETH1 è il "layer di esecuzione" che gestisce transazioni e dati, e ETH2 è il "layer di consenso" che assicura che tutti i dispositivi che utilizzano la rete aderiscano alle sue regole.
Gli ETH che gli investitori possedevano prima del merge, sono gli stessi dopo il merge. Pertanto, i detentori di ETH non hanno dovuto fare nulla per mantenere al sicuro i loro fondi.
2. Ethereum e i minatori PoW
L'enorme quantità di energia necessaria per minare Ethereum e il suo effetto ambientale avverso era da tempo un problema controverso. È uno dei principali motivi per cui la criptovaluta è passata da un algoritmo Proof-of-Work a un Proof-of-Stake.
Sebbene una cripto più verde sia di buon auspicio per il futuro, lascia immediatamente i minatori di Ethereum senza entrate, a meno che non:
Passino a minare Ethereum Classic (ETC) o usino le loro apparecchiature per minare altre criptovalute con algoritmi compatibili, come Dogecoin, Litecoin, Monero, ecc. Se i minatori trasferiscono le loro macchine su catene simili, il tasso di hash su quelle catene potrebbe gonfiarsi, riducendo il reddito complessivo per l'estrazione di altre monete PoW, spingendo così molti minatori attualmente in uso su quelle catene fuori dal business.
3. Sviluppo di una rete alternativa o Fork
All'interno della comunità cripto, c'è anche discorso di creare un fork, ovvero una divisione della blockchain che permette ai minatori di continuare una catena parallela proof-of-work (ETHPoW) per proteggere i loro introiti. Il suo principale sostenitore, Chandler Guo, ex minatore di criptovalute diventato investitore e consulente, ha persino previsto la formazione di una dozzina di fork PoW.
Tuttavia, data la forte adesione sociale al passaggio a un algoritmo Proof-of-Stake e la pervasività di asset e token conservati nei protocolli DeFi, i critici rimangono scettici sulla possibilità che un fork possa valere la pena, soprattutto perché la forza di Ethereum si è spostata dai minatori agli sviluppatori.
4. Volatilità di Ethereum
Questa è la prima volta che una rete passa da un consenso all'altro nella storia delle cripto. Naturalmente, il prezzo di Ethereum ha sperimentato una volatilità a breve termine, con una mossa al ribasso e la possibilità di perdere anche la sua dominanza di mercato: se emerge un fork, può danneggiare la liquidità poiché gli investitori ritirano i token ETH per quelli forcati.
Eppure, come ogni investimento ad alto rischio, Ethereum può rapidamente cambiare direzione di prezzo. Sebbene la sua azione sui prezzi sia stata ribassista durante i primi otto mesi del 2022, il suo prezzo ha virato verso il rialzo dopo il merge. Osservare fattori macroeconomici come l'inflazione e le regolamentazioni governative sulle cripto può aiutare a definire le future strategie di investimento.
Conclusioni
Senza dubbio, i miglioramenti in sicurezza e sostenibilità derivati dal merge, hanno reso Ethereum un'opzione di investimento più valida per le istituzioni tradizionali. Avere una criptovaluta con un impatto ambientale minimo potenzialmente la rende una rete veramente scalabile ed economica in cui costruire e investire, creando una possibilità eccitante per il futuro delle criptovalute.
Gli investitori e i trader dovrebbero tuttavia tenere a mente che fattori macro come la forza del Dollaro statunitense e un sentiment generale avverso al rischio potrebbero facilmente sovrastare Ethereum e altre criptovalute, quindi sempre meglio fare attenzione a fondamentali e dati tecnici.
Domande Frequenti
Il prezzo di Ethereum è aumentato dopo il merge?
I fattori micro indotti dal merge erano propensi a rendere Ethereum più attraente ed efficiente e veniva visto come un fattore influenzante rialzista sul prezzo. In realtà Ethereum è sceso al ribasso per poi stabilizzarsi.
Cos'è successo a ETH quando è uscito ETH2?
ETH è stato trasferito su ETH2.
ETH2 sostituisce ETH?
No, è una fusione, non una sostituzione - ETH2 non è una blockchain separata.
Come funziona Ethereum 2.0?
Ethereum 2.0 si differenzia da Ethereum in quanto utilizza un meccanismo proof of stake (non work).