Ci si attende che nei prossimi giorni, l'euro continuerà ad apprezzarsi nei confronti del dollaro. La valuta statunitense è attualmente sotto pressione per via del buonumore che regna nei mercati borsistici, facendo aumentare l'appetito di rischio degli investitori, che vendono il biglietto verde per acquistare valute a più alto rendimento. A tutto ciò va ad aggiungersi la preoccupazione che gli Stati Uniti potrebbero perdere il loro rating "AAA".
Anche da un punto di vista tecnico, il dollaro ha subito vari contraccolpi. Giacché Venerdì l'euro ha infranto due linee di resistenza, ora c’è da aspettarsi che raggiunga quota $1,4720 per ogni euro (che nel lungo termine potrebbe toccare anche $1,70). La scorsa settimana l'euro è salito quattro per cento a $ 1,4037.
Il dollaro potrebbe eventualmente riprendersi un po’ per effetto della pubblicazione dei dati statunitensi sulla fiducia dei consumatori in, prevista per Martedì – si prevede che questo raggiunga il picco massimo degli ultimi 6 mesi, dando così un segnale di ripresa.
Venerdì lo yen giapponese ha perso l’1,1% portandosi a 132,64 yen per un euro, pur avendo la Banca del Giappone, lasciato invariato il tasso di riferimento all’0,1%, e pur avendo registrato dati positivi per la congiuntura economica per la prima volta in quasi tre anni.
Lunedì mattina l'euro rimane pressoché invariato, aggirandosi intorno a quota $1,40 Dollari, soglia varcata Venerdì sera.