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Le prospettive economiche europee stanno migliorando

Sono imminenti i cosiddetti 'punti di rottura'?

Punto di rottura è un termine tecnico spesso utilizzato dagli operatori per indicare una configurazione grafica a intervalli di oscillazioni che è poi seguita da una forte oscillazione fuori dall’intervallo. Una rottura si verifica normalmente dopo una fase di consolidamento, periodo in cui i mercati si prendono una pausa prima della successiva oscillazione.

Le sessioni di negoziazione della settimana scorsa sono state caratterizzate da un’alta volatilità intraday che ha azzerato la variazione su base settimanale. Il dollaro U.S. ha chiuso la settimana con un guadagno di appena lo 0,10% mentre il mercato azionario statunitense è diminuito del 2,64%. All’inizio della settimana, gli Stati Uniti hanno continuato a ricoprire un ruolo fondamentale nell’influenzare i vari indici mondiali e le coppie di valute, visto che l’S&P500 è crollato presentando tre giorni di perdite. Verso la fine della settimana l’indice è riuscito a trovare un supporto sulla sua media mobile a 200 giorni, muovendo al rialzo e riacquistando parte della sua forza. Nonostante molti operatori nel corso della settimana scorsa si siano focalizzati  sui dati economici, ipotizzando che i risultati pubblicati avrebbero influenzato le variazioni giornaliere, i titoli delle principali notizie hanno avuto un effetto sorprendentemente maggiore sul movimento intraday dal momento che nuovi argomenti  hanno dominato le scene.

Quante altre banche stanno per fallire?

Nuove norme e regolamenti; questi sono stati i principali argomenti della scorsa settimana, dal momento che gli U.S. hanno proposto un nuovo piano per assicurare la stabilità del sistema finanziario e per evitare che singoli individui o istituzioni sfruttino il sistema e causino un’altra recessione finanziaria. Nonostante i dati recenti hanno mostrato che la struttura finanziaria stia lentamente recuperando,  i tassi LIBOR  sono diminuiti vertiginosamente e i report stanno mostrando che alcune delle principali istituzioni stanno lentamente avviandosi verso la ripresa grazie agli aiuti governativi, le fonti ufficiali statunitensi avvertono la necessità di mantenere ancora un atteggiamento di prudenza per evitare che un’altra situazione negativa possa mettere in pericolo l’economia e la struttura finanziaria.  Nel corso della sessione di lunedì, il presidente Barack Obama ha proposto che un gruppo di 8 persone abbia l’autorità di assicurare il controllo della FED sul sistema bancario, se necessario, in modo da prevenire un’ulteriore catastrofe economica. Se il nuovo piano non dovesse riuscire a modificare la struttura del sistema finanziario stesso, la FED avrebbe la meglio permettendo loro di richiedere una leva finanziaria minore e maggiori  requisiti patrimoniali.

Nonostante le nuove leggi e le nuove disposizioni siano state disapprovate da alcuni, altri stanno sostenendo che il piano aiuterà l’economia statunitense, in particolare dal momento che le banche locali minori stanno ancora avendo problemi e trovano difficile riuscire a cavarsela. Secondo i dati della Federal Deposit insurance Corp, altre due banche sono fallite nel corso della settimana scorsa portando il numero dei fallimenti nel 2009 a 29 banche.

Le prospettive europee stanno migliorando

Dall’altra parte dell’Atlantico, i dati ufficiali europei sembrano cambiare il loro tono di voce, sostenendo che l’economia globale potrebbe vedere una ripresa nel 2010. Inoltre, gli ultimi commenti hanno anche fatto riferimento al fatto che ci troviamo di fronte a un minore miglioramento tra i diversi settori. Anche il Giappone ha cambiato il suo atteggiamento in merito alla situazione economica, riconoscendo il recente miglioramento. Se entrambe le banche centrali restano ancora caute riguardo alle proprie dichiarazioni, gli ultimi interventi hanno avuto un forte effetto sugli investitori, migliorandone lievemente l’umore e la fiducia.

Dando un’occhiata al grafico sottostante si può notare come la fiducia dei consumatori sia cresciuta negli U.S. ed abbia mostrato un livello di minimo più basso nelle altre economie.

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A cura di: eToro

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