I dati USA continuano a dominare la scena

La scorsa settimana è stata caratterizzata da un’ulteriore vendita di Dollari, dal momento che la valuta verde è continuata a scendere a fronte del miglioramento dei dati economici e della rassicurazione da parte di funzionari di governo che l’economia americana è ormai sulla strada giusta, di nuovo in ripresa. La produzione industriale degli Stati Uniti è cresciuta ad agosto dello 0,8% m / m ben oltre il previsto, mentre il dato di luglio è stato rivisto a 1,0% m / m da 0.5%.

Il presidente Obama ha fatto numerose dichiarazioni durante la settimana, precisando che la perdita di posti di lavoro sta per toccare il fondo e che le nuove imposizioni, le tariffe, non innescheranno una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Secondo le ultime notizie dal Bloomberg, il presidente Barack Obama ha dichiarato che adesso è molto ottimista riguardo al fatto che gli Stati Uniti stiano mettendo in atto un insieme di regole che impediranno una nuova crisi simile a quella che l’economia statunitense ha registrato negli ultimi due anni. Anche se lui ha detto che l’economia USA è tutt’altro che fuori dalla fase negativa, il tono generale è ottimista riguardo al futuro economico. Inoltre il Presidente della Fed Ben Bernanke ha sostenuto questo orientamento, ricordando che l’attuale recessione è ‘molto probabilmente’ finita.

Durante la settimana gli Stati Uniti hanno pubblicato dati economici molto influenti, tra cui l’indice della produzione industriale, nonché quello delle vendite al dettaglio, ed il sondaggio della Federal Reserve di Philadelphia. Le vendite al dettaglio sono cresciute enormemente nel mese di agosto della più grande quantità in oltre tre anni, spinte dalla diffusa crescita al di là del previsto delle vendite di auto dovuta al programma di governo di incentivi per la rottamazione.

 Il Dipartimento del Commercio ha detto martedì che le vendite al dettaglio sono aumentate il mese scorso del 2,7 per cento destagionalizzato, dopo essere diminuito dello 0,2 per cento nel mese di luglio. È stata la maggiore crescita in tre anni e mezzo ed ha superato le attese degli analisti che erano attestate al 2 per cento.

L’indice Philly, una misura grossolana delle condizioni di produzione, è passato dal -7,5 a luglio al 4,2 per questo mese. La percentuale di imprese che hanno segnalato un aumento di attività (27%) è stato leggermente superiore alla percentuale di quelle che hanno indicato una diminuzione (23%). Anche altri indicatori di varia natura stanno indicando un miglioramento. L’indice corrente dei nuovi ordinativi ha guadagnato sei punti in più, dal -2,2 al 4,2, che costituisce anche il suo valore più alto dal novembre 2007. L’indice aggiornato delle spedizioni è cresciuto di 10 punti, portando ad un valore leggermente positivo.

I dati positivi hanno provocato ulteriori acquisti durante la settimana sui mercati azionari, poiché i principali indici hanno continuato a salire nel corso della settimana. Lo S & P 500 ha toccato nuovi massimi per il 2009, chiudendo la settimana salendo di 25,5 punti o del 2,45%. Durante la settimana, lo S & P 500 ha continuato ad allontanarsi dalla rottura della sua formazione testa e spalla e sembra che ora si stia indirizzando verso la sua media mobile a 200 settimane, che si trova a 1250 punti. Nonostante ciò, si deve notare che il grafico giornaliero mostra segni di ipercomprato. I livelli di prezzo attuali potrebbero portare ad un temporaneo ritorno dei prezzi a quello che avevano prima dell’ultima risalita.

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I dati di questa settimana:

Anche se il calendario economico è relativamente povero di nuovi dati la prossima settimana gli Stati Uniti dovrebbero continuare a condizionare i mercati, a causa di una decisione imminente sui tassi di interesse. Anche se la maggior parte dei traders non prevede cambiamenti, le speculazioni crescenti sul fatto che la Fed potrebbe alzare i tassi nei mesi a venire stanno pesando sugli investitori. Sebbene la decisione stessa dovrebbe passare senza produrre significativi movimenti sui prezzi,  molti rimarranno in attesa della dichiarazione in merito che dovrebbe essere rilasciata tra breve. Inoltre, dando un’occhiata ai rendimenti, si può vedere che la curva sembra puntare verso una crescita dei tassi in futuro.

In aggiunta all’attesa decisione sul tasso, gli Stati Uniti pubblicheranno i propri principali indicatori, quelli relativi ai beni durevoli, alle vendite di case esistenti e nuove. I dati immobiliari saranno accuratamente esaminati dagli investitori dal momento che i dati recenti hanno evidenziato un netto miglioramento, rispetto ai mesi precedenti. Secondo l’Associazione Nazionale dei Costruttori di Case, la fiducia è nuovamente risalita nel mese di settembre, anche se soltanto da parte dei nuclei unifamiliari.


A cura di: eToro