I mercati azionari mondiali hanno avuto un significativo recupero nel corso della settimana, dal momento che è ritornato l’ottimismo sulla crescita globale. L’indice Dow Industrial Average ha chiuso la settimana a 9864 toccando il massimo a 52 settimane, due anni dopo che aveva toccato il massimo assoluto a 14.198 punti.
L’indice S&P 500 (mercato più ampio) ha avuto un rally di 46 punti ossia del 4,6% per chiudere la settimana a 1.071. L’ottimismo ha conquistato subito i mercati a inizio settimana dopo che l’Institute for Supply Management ha comunicato che l’indice dell’attività non manifatturiera era salito nel corso del mese scorso a 50,9 dal 48,4 di agosto, mentre l’indice sulla produzione/attività aziendale aveva raggiunto il 55,1 dal 51,3. Questi risultati hanno fatto avanzare l’indice S&P 500 di 15 punti ossia dell’1,5% all’inizio della settimana, mostrando agli investitori che l’economia statunitense sta lentamente uscendo dalla recessione. È necessario tener presente che un risultato superiore a 50 costituisce un segnale positivo di probabile futura espansione economica.
All’inizio della settimana le notizie positive hanno continuato a dominare i mercati e la Reserve Bank of Australia ha aumentato il suo tasso di interesse di riferimento al 3,25% dal 3%. Questa sorprendente notizia ha spinto al rialzo il mercato azionario statunitense e le controparti del dollaro con il DJIA e l’S&P in salita entrambi dell’1,4 %. Nel mercato Forex il Dollaro Australiano ha registrato un aumento raggiungendo il massimo settimanale a $0,9098. Anche i mercati europei sono cresciuti e l’indice DJ Euro Stoxx 50 ha chiuso in guadagno del 2,7%.
Tra mercoledì notte e giovedì i mercati statunitensi hanno ricevuto due notizie sorprendenti da Alcoa che ha annunciato utili positivi e richieste di sussidi per la disoccupazione in diminuzione. Gli utili netti relativi al terzo trimestre del colosso dell’alluminio sono risultati pari a 77 milioni di dollari, ossia 8 centesimi per azione, meglio delle perdite per 9 centesimi per azione previste dagli analisti. Giovedì le richieste di sussidi sono diminuite di 33.000 unità scendendo a 521.000. Gli economisti si attendevano una flessione di sole 11.000 unità.
Nel corso di questa settimana verrà resi noti una serie di dati economici mondiali, alcuni dei quali dovranno essere tenuti sotto stretta osservazione dagli operatori. Dopo la festività nazionale di lunedì, martedì negli U.S. verranno pubblicati i dati sulle condizioni aziendali relative a settembre della National Australia Bank, l’Indice dei Prezzi al Consumo, il dato sulle Vendite al Dettaglio nel Regno Unito, e la survey Zew sulla fiducia nell’EMU. Mercoledì l’attenzione sarà puntata sulle Vendite al Dettaglio negli U.S. e sulla Produzione Industriale nell’EMU. Giovedì sarà la volta dei dati sull’inflazione provenienti da Europa e U.S.. La settimana si concluderà con i dati sull’Indice dei Prezzi al Consumo provenienti dal Canada.
A cura di: eToro