Dato che solo due settimane sono passate da quando é stato annunciate il piano di salvataggio per la Grecia, é ancora troppo presto per sapere se funzionerà. A prescindere dal risultato, il piano di salvataggio (senza citare la crisi concomitante) si preannuncia come il motore del mercato del 2010. Gli investitori riposizionano le loro chips, ed emergono dei “candidati di punta”. Vi può sorprendere che uno di questi é lo Yen giapponese.
In superficie, lo Yen giapponese può sembrare un candidato eccellente per shorting, specialmente nel contesto della crisi fiscale Greca. I suoi fondamentali economici e fiscali sono pessimi, ed in alcuni aspetti, il suo debito si posiziona fra i meno sostenibili, addirittura dietro la Spagna, Portogallo e gli USA. Allo stesso modo, lo Yen é aumentato di un incredibile 8% contro l’euro nelle ultime due settimane, e molti analisti predicono che emergerà come uno dei vincitori di questo periodo.
Perché? in primo luogo, prevedendo che l’euro diminuirà, lo Yen (e il dollaro), guadagnano lustro come uniche valute di riserva. Nonostante quello che si pensa dei fondamentali fiscali giapponesi, la longevità’ dello Yen significa che é intrinsecamente più sicuro dell’euro se il piano di salvataggio fallirà, e come risultato il rischio di tolleranza sono molto bassi al momento. Con questo in mente, non é una sorpresa che i traders effettuano il carry trade e che lo yen – “La valuta a basso rendimento di una economia prone alla deflazione ed incline ad alti risparmi, …..facente parte del fondo mondiale monetario, é in pieno rally”.
Gli analisti hanno altresì sottolineato che il resto dell’Asia ( fra le altre regioni) sono nella parte opposta del trend. La preoccupazione é che il piano di salvataggio non sarà sufficiente per prevenire una stretta del credito e che la confidenza in investimenti/valute che sono viste come rischiose rimanga basso.
La Cina può essere colpita in modo particolarmente duro. Dato che il Yuan cinese é ancorato al dollaro(ed anche se non lo fosse), é aumentato di un ragguardevole 15% contro l’Euro negli ultimi sei mesi, severamente frenando le esportazioni verso l’UE. Inoltre, gli esportatori cinesi, contano pesantemente su lettere di credito per finanziare le loro spedizioni. Quando le banche hanno difficoltà a prestare denaro a loro stesse – come sta succedendo come conseguenza sulle possibile perdite delle banche europee dovuto alla crisi del debito sovrano – hanno la tendenza a tagliare drasticamente l’emissione di lettere di credito per il trade finanziario. Non é una sorpresa che il mercato azionario cinesa abbia perso il 21% dall’inizio del 2010, e che la Banca Centrale continui a rimandare la rivalutazione del RMB.
Certamente, se il piano si dimostra un successo, allora si otterra’ probabilmente l’opposto.” In questo caso …. La valuta di qualsiasi mercato emergente od economia avanzata esposta all’impressionante regione asiatica, guidata dallo sviluppo economico della Cina” probabilmente avrà un rally positivo. “Potrebbe esse il won sud coreano, il Dollaro australiano, o valute di paesi produttori di commoditiy come il Brasile” Lo yen giapponese, nel frattempo, sarà “colpito” da una dose di realtà, seguito da una doppia dose di carry trade.