Sorprendendo molti investitori, Sabato la Cina ha alzato il proprio tasso base per i finanziamenti. In una maniera piuttosto inusuale la Cina ha deciso di accelerare la sua battaglia contro l'inflazione interna ed ha aumentato i tassi di interesse per la seconda volta quest'anno al 5,81%. I Responsabili politici Cinesi hanno recentemente assunto un atteggiamento più deciso quando l’Ufficio di Statistica Cinese ha dimostrato che le pressioni inflazionistiche Cinesi avevano raggiunto il record a due anni al livello del 5,1%. In effetti l’inflazione Cinese aveva ripreso a risalire fin da Luglio. Tuttavia, fin dal momento in cui era stato raggiunto il livello iinflazionistico di riferimento in Ottobre la PBOC aveva insistito nell’aumentare il rapporto delle riserve per le banche o RRR per raffreddare la crescente pressione inflazionistica. La mossa non è praticamente riuscita ad arginare l'aumento dei prezzi che, al contrario, sono continuati a salire.
Molti investitori hanno respinto la preoccupazione per l’inflazione Cinese, sottolineando che questo picco nel CPI dovesse essere attribuito all'aumento dei prezzi alimentari mondiali, piuttosto che ad una reale inflazione. La Cina tramite le proprie società controllate potrebbe affrontare questo problema con relativa facilità. Tuttavia un dato che è stato meno discusso è stato il PPI o l'indice dei prezzi alla Produzione. L'indice dei prezzi alla produzione controlla il costo complessivo che devono sostenere i produttori per la produzione di ogni unità compresi gli stipendi, i costi di produzione, i materiali e così via. E così il PPI ha mostrato un aumento
dell'1% MoM evidenziando l’aumento dei costi di produzione per i produttori compresi gli stipendi dei lavoratori. In altre parole, inflazione pura.
I Cinesi hanno assunto un atteggiamento intraprendente. La Cina, che inizialmente aveva reagito con un altro aumento nel RRR, ha assunto questo Sabato un atteggiamento intraprendente con i propri responsabili politici cinesi che si sono enfaticamente scagliati contro l'inflazione, oltre
ad innalzare i tassi di riferimento, dimostrando così che i responsabili delle politiche della PBOC hanno la volontà di assumere tutti i provvedimenti necessari per affrontare sia l'aumento dell'inflazione che le bolle speculative. Secondo quanto affermato da Morgan Stanley, il cosi
inaspettato intervento questo Sabato di aumento dei tassi era rivolto prevalentemente a contrastare le bolle speculative. I finanziamenti a medio e lungo termine in Cina sono di solito rinnovati il primo mese dell'anno, pertanto l’aver aumentato i tassi prima della fine dell'anno
avrà immediato effetto sul mercato immobiliare e su molti altri settori emergenti dell'economia cinese.
Il tempo ci dirà se questa mossa di controllo sarà sufficiente, ciò che è chiaro è che la Cina ha sparato il primo colpo per il 2011 contraddistinguendo l'inizio dell'anno con le preoccupazioni crescenti per l'inflazione, ma anche con un segno di fiducia per l'economia cinese.