Tutte le Legislature di qualsiasi colore siano state e tutti gli enti governativi hanno da tempo espresso l'importanza di garantire che il mercato immobiliare statunitense ‐ il "più‐importante‐di‐tutti", "la chiave per il rilancio dell’economia" – riprenda vigore. Il che non è ancora accaduto. Il settore immobiliare è ancora in ritardo rispetto al resto dell'economia, che ha conosciuto una certa crescita, seppur lenta. Secondo recenti (soprattutto deludenti) dati immobiliari – le vendite di case nuove e già esistenti, l’inizio di nuove costruzioni, i prezzi delle case, la percentuale dei pignoramenti, ecc ‐ le prospettive per il settore abitativo, in generale, appaiono desolanti.
L'unico aspetto confortante, almeno, erano stati i tassi dei mutui a lungo termine, che erano ben inferiori a quelli praticati solo un anno fa. Bene, anche questo aspetto positivo è peggiorato, dal momento che questa settimana, Freddie Mac ha osservato che il tasso dei mutui a 30 anni ad interesse fisso è salito la scorsa settimana a una media del 4,61%, che è un aumento di 15
punti base. Questa crescita si traduce in dollari reali in ulteriori $50 al mese su un mutuo $200.000 o $18.000 per tutta la durata del mutuo.
Così che cosa è successo? Un analista osserva che i tassi di interesse sono in aumento in conseguenza di un miglioramento generale dell'economia.
“Fitch, l'agenzia di rating del credito, prevede che i prezzi delle case scendano di un altro 10% nel
2011". E un generale miglioramento economico è quello a cui mirava la Federal Reserve, non è vero? Recentemente il presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha segnalato che l'economia avrebbe bisogno di ulteriore allentamento quantitativo, che finirebbe per forzare i tassi a scendere, stimolando la crescita dell'economia.
Purtroppo, le cose no stanno andando esattamente come la teoria economica suggerirebbe. Anche prima del recente intervento di ulteriori interventi di QE, i buoni del Tesoro degli Stati Uniti a 10 anni sono stati in grado di ottenere tassi di interesse più elevati, salendo ad un certo momento in questa settimana di 100 punti base, prima di stabilizzarsi di nuovo con una crescita settimanale di 21 punti base. Certo, la controversa estensione del Presidente Obama dei tagli fiscali di Bush potrebbe stare influenzando l'aumento dei tassi di interesse. E, non è possibile assorbire il rialzo dei rendimenti obbligazionari perché è un fattore che influenza il DJIA, lo S & P e gli altri mercati azionari che hanno chiuso la settimana leggermente in ripresa.
Il che si riduce al fatto che il governo sta pagando di più il denaro per finanziare il suo debito. I rendimenti dei buoni del Tesoro hanno una grande influenza sui tassi dei mutui, poiché come cresce il costo del denaro per i finanziamenti governativi, così accade anche per i potenziali acquirenti di case.
I Proprietari di Case con mutui in corso non sono immuni dai problemi del settore delle abitazioni. Tra luglio e settembre il valore dei loro bene più importante è diminuito. Si potrebbe pensare che i
tassi di interesse storicamente bassi dovrebbero suggerire ai proprietari di case di rifinanziare il proprio mutuo. A che scopo? Per rendersi conto che non sono più soggetti finanziabili, poiché il loro debito è superiore al valore della loro proprietà? Secondo un operatore immobiliare su scala nazionale, i prezzi delle case sono scesi quasidel 7% finora questo anno, il che equivale a circa
1.700 miliardi dollari di perdita di valore.
Si consideri, inoltre, che l'epidemia di pignoramenti non accenna a finire, in quanto, secondo un gruppo di ricerca a Washington, DC, rimane un enorme arretrato di proprietà che devono ancora essere pignorate. Alcuni analisti considerano l'aumento dei tassi ipotecari come una cosa positiva, suggeriscono che incoraggerà i proprietari a richiedere nuovi mutui o a rifinanziare quello esistente prima che i tassi salgano. Con questa logica in mente, è anche abbastanza possibile che i proprietari aspettino ad agire, per vedere se i prezzi delle case continuano a diminuire ulteriormente, il che è altamente probabile in quanto Fitch, l'agenzia di rating del credito, prevede
che i prezzi delle case scendano di un altro 10% nel 2011. Il fatto probabile è che i tassi dei mutui, che seguono l’andamento dei tassi dei buoni del Tesoro degli Stati Uniti, si alzino la prossima settimana.
Stanno riuscendo gli sforzi della Federal Reserve per stimolare l'economia? Secondo i potenziali acquirenti di case, quelli che già la possiedono e quasi il 10% della popolazione disoccupata degli Stati Uniti la risposta è negativa. E con questo settore chiave dell'economia degli Stati Uniti ancora gravemente in cresi, non si può essere ottimisti su di una prossima ripresa complessiva.
A cura di: eToro