In un recente articolo scritto da Jim O'Neil capo dell’Asset Management di Goldman Sachs, il signor O'Neil espone un ragionamento in base al quale la crescita mondiale dovrà essere guidata dai consumatori dei Paesi BRIC e NEXT 11, poiché il potere d’acquisto del consumatore degli Stati Uniti è diventato aleatorio in seguito alla crisi finanziaria ed economica. Abbiamo deciso di darvi un'anteprima su quello che il capo dell’Asset Management di Goldman pensa del mercato in questo momento.
L'emergere di un nuovo consumatore - O'Neil si aspetta che il mercato al consumo del BRIC, ossia di Brasile, Russia, India e Cina, potrebbe diventare grande come quello Americano entro la fine di questo decennio, sia in termini reali che nominali. Per fare un esempio, se la Cina riuscirà a far crescere il rapporto tra consumi e PIL nel corso dei prossimi anni e se tale rapporto negli Stati Uniti si manterrà alla sua media storica, il mercato al consumo cinese da solo potrebbe competere con quello degli Stati Uniti nella prima metà del prossimo decennio. In termini di variazioni incrementali, i Paesi BRIC insieme potrebbero aggiungere fino a 1.000 miliardi di dollari di ulteriori consumi reali in media all'anno fino al 2025.
“Il mercato al consumo Cinese da solo potrebbe competere con quello degli USA entro la prima metà della prossima decade”.
Il motore di questa espansione dei consumi nei Paesi BRIC ed N‐11, sarà la drammatica crescita delle classi a medio (e alto) reddito. Egli afferma che "Non appena le persone si spostano attraverso diverse fasce di reddito, vari beni e servizi diventano accessibili e così accelera la richiesta di essi".
In termini di opportunità di investimento, O'Neil sostiene che i cambiamenti del reddito nei modelli di consumo di beni durevoli (in particolare le auto), beni di lusso, viaggi e turismo (in particolare, l'aviazione), presenteranno notevoli opportunità. L'aumento della domanda per beni e servizi vari,
trainata dalla maggiore ricchezza, potrà portare benefici alle aziende locali e internazionali, in particolare ai beneficiari diretti della crescita delle classi di reddito medio ed elevato. Inoltre, altri settori come i servizi finanziari, assicurativi e sanitari, sono anche essi suscettibili di beneficiarne in maniera significativa.
I mercati emergenti domineranno l’economia
Secondo Mr. O'Neil i mercati emergenti stanno per diventare il motore primario dell'attività del mercato nel 2011. Ma cosa significa per noi traders? Più crescita in Cina, influenzerà immediatamente le valute legate alle materie prime come l’Aussie (AUS) ed il Kiwi (NZD). Pertanto l’orientamento verso coppie come l’AUD/USD, l’AUD/JPY e l’NZD/USD dovrebbe comportare una maggiore propensione al rischio.
Tuttavia, se i consumi dei mercati emergenti supereranno quelli degli Stati Uniti, allora valute come la Sterlina e l’Euro, che sono considerate la seconda opzione per un trading orientato al rischio, potrebbero anch’esse trovare le condizioni per forti guadagni. Inoltre guardando al quadro più ampio se l’orientamento al rischio globale sarà elevato, anche altre tipologie di attività oltre al Forex potrebbero esserne influenzate. Nel settore delle materie prime, un’elevata domanda di energia potrebbe fornire al petrolio il supporto supplementare necessario per andare oltre il valore di 100$.
L’Oro potrebbe essere influenzato negativamente da un aumento dei tassi di interesse, fatto che sta diventando una minaccia tangibile per il metallo. Per quanto riguarda gli indici Globali, i mercati azionari tendono a trarre vantaggio dai mercati emergenti, in particolare il DAX in Germania che ingloba una gran parte degli esportatori per i consumatori asiatici e lo S & P composto da marchi globali che stanno aumentando la loro presenza nelle economie emergenti con particolare enfasi sui consumi. Pertanto il quadro globale che emerge è che il 2011 sarà dominato dal ritorno della propensione al rischio su tutta la linea.
Il tradizionale universo EM è probabile che dominerà i mercati azionari globali nel corso dei prossimi due decenni. Entro il 2030, questi mercati potrebbero rappresentare più della metà della capitalizzazione azionaria mondiale, con i paesi del BRIC che potenzialmente potranno costituire oltre il 40% della capitalizzazione globale del mercato. I prossimi 10‐15 anni potrebbero vedere l'inizio del predominio dei Paesi BRIC nei mercati globali, sia in termini di crescita che di dimensione assoluta. La Cina è già diventata il più grande mercato per la vendita di auto. In 10 anni, potrebbe diventare il più grande mercato al mondo dell'aviazione, e, in 15 anni, potrebbe essere il più grande mercato per i beni di lusso.
O'Neil afferma che "mentre le opportunità e i rischi sono numerosi e molto complessi, crediamo che l'ascesa del mercato al consumo dei Paesi BRIC ed N‐11 sia una delle storie strategiche più importanti dei nostri tempi". "Siamo convinti che la crescita dei consumi nei Paesi BRIC ed N‐11 paesi costituirà il più grande sviluppo per l'economia mondiale in questo decennio e oltre. La Cina in particolare resterà l’elemento chiave per influenzare il consumo globale e molti altri aspetti del mondo dell'economia ".
A cura di: eToro