Nel mercato finanziario globale, le Agenzie di rating sono come i bookmaker. La loro funzione è quella di esaminare gli strumenti d’investimento finanziari, quali Bonds societari e pubblici, e fornire una valutazione imparziale sui rischi inerenti gli investimenti. Dal momento che le Agenzie hanno il loro guadagno sulla percentuale d’emissione di obbligazioni che stimano, si potrebbe dire che hanno un interesse sul successo di un problema. In particolare, le Agenzie sono state oggetto di critiche per aver apposto un certificato di buona salute ai debiti ipotecari – i mutui sub-prime che hanno innescato la crisi finanziaria internazionale. Sono state anche responsabili, per decenni, di valutare il debito sovrano fino a tempi relativamente recenti, rimanendo in silenzio mentre le nazioni del mondo continuavano a costruire montagne di debiti sempre più grandi.
Ai Bonds a basso rischio è stato dato lo status di tripla A, e gli emittenti di tali obbligazioni sono costretti ad offrire tassi di rendimento più bassi per attrarre gli investitori, in quanto (secondo le Agenzie di rating) il rischio percepito di un default sull’investimento è il più basso possibile. All’estremo opposto ci sono i titoli – spazzatura, considerati al più alto livello d’insolvenza. Gli investitori dei titoli in questione, potrebbero bruciarsi le mani (come quelli del debito pubblico greco) ma il rendimento di questi è molto più elevato considerando i rischi maggiori ad essi correlati. Fino a quando i rendimenti sui debiti pubblici saliranno, e i soldi che la nazione dovrà pagare per rimborsare i debiti anche aumenteranno, tutta l’area delle Agenzie di rating e del debito sovrano sarà di grandissima importanza.
Fitch ha di recente seguito l’esempio di Moody’s confermando la tripla A alla Gran Bretagna ma con Outlook negativo, il che significa che ad un certo punto “nei prossimi anni” potrebbe essere degradato, se il governo non riuscirà a contenere il livello del debito pubblico. Il valore economico di tale affermazione dovrebbe essere messo in discussione, poiché è come dire che il valore delle azioni di Moody’s potrebbe crollare, se "nei prossimi anni", la Securities Exchange Commission identificasse l’Agenzia di rating come il bersaglio di un’inchiesta sull’abuso di informazioni privilegiate…cose stellari!