Gli analisti avevano sperato che la recente tendenza circa l'aumento dell'occupazione della più grande economia del mondo continuasse rapidamente in marzo, con la creazione di ulteriori 200.000 posti di lavoro. Alla fine i posti di lavoro sono stati effettivamente creati, ma i numeri sono stati deludenti. Il dato pubblicato ha coperto solo il 60% del livello indicato in precedenza, con 120.000 nuovi posti di lavoro. Questa percentuale è la più debole da cinque mesi a questa parte e, naturalmente, ha portato a nuovi timori circa il rallentamento dell'economia mondiale.
La pubblicazione dei dati ha coinciso con la pausa pasquale, che ha portato 4 giorni di
vacanza in molti mercati; di conseguenza è stata ritardata anche la loro risposta. All'apertura dei mercati europei di martedì i titoli hanno evidenziato pesanti perdite. Il Cac è sceso di oltre il 3% ed entrambi l'FTSE e il Dax hanno perso il 2.5%, anche se la situazione è in ripresa da ieri. Il settore finanziario ha visto le prime perdite peggiori con France’s Societe Generale e BNP Paribas giù rispettivamente del 6.2% e 5.7%. Le banche inglesi Barclays e Lloyds sono scese rispettivamente del 5.9% e 5% e anche la tedesca Commerzbank ha avuto un down del 5.9%.
In Europa, I rinnovati dubbi sulla capacità spagnola di gestire il proprio debito, hanno spinto i rendimenti iberici a dieci anni al loro più alto livello annuale a 5.99%, ancora ben al di sotto del livello del 7% che è visto come insostenibile sul lungo periodo. Dal lato positivo, le preoccupazioni sull'economia globale hanno ribassato il prezzo del greggio di 2 $ al barile su 120 $.
L'indice Dow Jones ha perso l'1.7%, la sua peggior caduta in quest'anno, ma la sessione di ieri ha visto un recupero dello 0.9% sulla perdita. I contrtastanti segnali economici favoriscono il tipo di trading volatile, il che significa che si dovrà aspettare per avere una tendenza di mercato più stabile.