Le Agenzie di rating hanno apprezzato le misure d'austerità adottate dal Regno Unito finalizzate alla riduzione del deficit. I dati appena rilasciati dall'Office for National Statistics (ONS) nel Regno Unito hanno dimostrato che il paese è riuscito a raggiungere il proprio obiettivo di riduzione del disavanzo nell'ultimo anno. Nell'anno finanziario 2010-2011, il deficit inglese ammontava a 136,8 miliardi £; in quest'anno, il disavanzo è quasi 11 miliardi di meno, battendo il target previsto di 126 miliardi. Anche se a questo livello, il deficit rappresenta ancora un debito di circa 2000 £ a persona.
La riduzione del deficit è stata ottenuta dai risparmi dal governo – i terribili tagli d'austerità – e dal'incremento dell'IVA dal 17.5 al 20% attestato a gennaio 2011. Se i piani del governo vengono raggiunti, il disavanzo dovrebbe essere eliminato entro la fine del 2016-17. Questo obiettivo resta controverso perché i critici sostengono che i tagli di austerità ostacoleranno la crescita, provocando una riduzione dei flussi finanziari in entrata per l'erario. In ogni caso, è improbabile che le mosse di riduzione del def icit intaccheranno significativamente il debito pubblico inglese, che si trova al 66% del PIL, poco più di 1000 miliardi £. La dissipazione nel pagare gli interessi su una somma così grande dovrebbe essere uno degli argomenti principali all'interno della politica inglese, anche se tutti i governi hanno contribuito alla sua creazione. Ad appena l'1%, un debito di tale entità costerà 10 miliardi di sterline (le stime della cifra reale sono più vicine a 40 miliardi £); se il rating del credito inglese dovesse diminuire, i tassi d'interesse, naturalmente, crescerebbero.
Il dato del PIL nel primo trimestre per il Regno Unito sarà pubblicato mercoledì. A meno che l'economia del Regno Unito non sia tornata alla crescita nel primo trimestre, il paese entrerebbe in una recessione tecnica in seguito a una contrazione del 0.3% avuta nell'ultimo trimestre 2011.