Nella vita, tutto è relativo. Per gli standards del resto del mondo industrializzato, la crescita della seconda economia più grande, la Cina, è a dir poco miracolosa, ma per gli standards cinesi, è motivo di preoccupazione. Il sistema socio-politico nella Repubblica Popolare Cinese è naturalmente il comunismo che , in linea di principio, mette tutti allo stesso livello, disprezza la proprietà privata ed i patrimoni personali e disdegna il modello occidentale di capitalismo. Ma, come disse George Orwell, “Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.
In Cina si sta assistendo all'emergere di una ricchissima sotto-classe che, senza dubbio, provoca sguardi invidiosi ed espressioni interrogative da parte degli altri lavoratori. La Cina riconosce l'importanza di una classe imprenditoriale, ed ha trovato un modo pragmatico di conciliare la sua esistenza in quanto bene per le masse (questo in una visione più ampia delle cose). Tuttavia, con una vasta popolazione che deve ancora vedere i benefici effettivi dell'apparizione della Cina sul panorama delle superpotenze economiche mondiali, i cinesi non possono permettersi di correre il rischio che l'inflazione causi instabilità popolare.
I prezzi di carburante ed alimenti hanno spinto l'inflazione al di sopra del livello previsto lo scorso mese del 3.6%, dato differente dall'aumento previsto del 3.3%. L'obiettivo ufficiale per il tasso è fissato al 4 % nell'anno. L'economia è cresciuta a 8.9% nell'ultimo trimestre dello scorso anno rispetto al dato comparabile per il 2010. Anche se questa crescita è impressionante rispetto ai livelli delle economie concorrenti, è la performance più povera che la Cina ha visto negli ultimi due anni. Ciò ha comportato l'aspettativa che le autorità cinesi continuino ad allentare la politica fiscale per stimolare la crescita. Le autorità hanno allentato la quantità di capitale che le banche hanno dovuto tenere in riserva, in modo tale da creare una maggior offerta di denaro per il settore affaristico. Tuttavia, i dati sull'inflazione la rendono una scelta improbabile, dal momento che qualsiasi alleggerimento potrebbe alimentare l'inflazione.