Durante il fine settimana, una serie di sondaggi in Grecia hanno dimostrato che il partito conservatore pro-salvataggio, la Nuova Democrazia, ha guadagnato un vantaggio rispetto al partito di sinistra Syriza. Syriza, pur rimanendo in favore di una continuità greca nell'area Euro, ha assunto la posizione populista secondo la quale i termini del piano di salvataggio devono essere rinegoziati. Vorrebbero un allentamento delle misure d'austerità associate al secondo pacchetto-salvataggio, posizione ritenuta inaccettabile dall'Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale. La Germania ha chiarito che se la Grecia vuole restare nell'Eurozona, deve onorare gli impegni presi per i 2 piani di salvataggio.
Secondo Reuters, il margine di vittoria della Nuova Democrazia è tra 0,5 e 5,7%. L'elezione si terrà il 17 giugno e fino ad ora, i sondaggi opinionisti avevano mostrato i principali partiti correre testa a testa tra coloro che supportano l'austerità e coloro i quali vi si oppongono. La comunità internazionale sta rendendo noto che tutti vogliono che la Grecia rimanga nell'Euro, ma è sottinteso che se il voto abbandonasse la linea dell'austerità, di fatto il paese dovrebbe uscire dall'Eurozona. Il Regno Unito, che è fuori dell'area Euro, sta elaborando piani per fermare la massa di migranti greci in cerca di lavoro in caso di una potenziale rottura della zona Euro. Mentre il Trattato di Roma garantisce i diritti dei cittadini dell'UE di lavorare liberamente ovunque all'interno dell'Unione, anche le Lloyd's di Londra hanno annunciato di prepararsi ad un piano d'emergenza per affrontare una rottura della zona Euro, pur sottolineando che non credono che un tale evento possa verificarsi.
In linea di principio, i greci si trovano di fronte ad una scelta tra il dolore e l'Armageddon finanziario. I sondaggi d'opinione durante il fine settimana sembrano suggerire che la sanità mentale prevarrà. Se ciò accade, sarà un espediente politico per tutti gli interessati di trovare un modo per moderare le misure d'austerità, in modo tale che il deficit possa essere ridotto, ma non sacrificando l'occupazione e la crescita. La notizia ha permesso ai mercati europei di aprire circa con l'1% in più nella sessione di lunedì. Tuttavia, l'ottimismo non è durato molto a causa delle attuali preoccupazioni sui problemi di debito della Spagna, che hanno visto il differenziale tra titoli tedeschi e spagnoli colpire un nuovo record.