L'agenzia di rating Moody's ha abbassato il rating sul credito sovrano spagnolo e quello di Cipro, un altro membro della zona Euro. Nel caso della Spagna, il rating è stato fatto cadere di tre livelli, da A3 a Baa3, lasciandolo solo ad un grado sopra lo status di bond-spazzatura. Cipro ha visto il suo rating scendere da Ba1 a Ba3, sprofondando ulteriormente nel fango dello status di junk.
Un bond emesso allo status di spazzatura non significa che sia inutile o che non sarà rispettato al momento della chiamata o, addirittura, che si mettano in dubbio i pagamenti degli interessi dovuti su di esso. Significa semplicemente che l'agenzia di rating ritiene che vi sia una probabilità significativamente più alta di un default, rispetto ad un bond con punteggio più alto. Di conseguenza, l'emittente deve offrire un tasso di interesse più attraente al fine di convincere gli investitori ad accettare il maggior rischio percepito e acquistare le obbligazioni. Michael Milken ha fatto una fortuna dal trading di junk-bond e sono stati utilizzati per alimentare un'ondata di fusioni, acquisizioni e ostili, leve finanziarie, negli anni '70 e '80.
Dietro alla decisione di Moody's sull'ultimo downgrade del rating spagnolo, ci sta la debolezza dell'economia, i 100 miliardi € di salvataggio bancario (che si aggiunge ai debiti della nazione), e, ironia della sorte, le difficoltà della nazione nei prestiti sui mercati finanziari.
Per buona misura, Moody's rivaluterà inoltre la situazione spagnola in tre mesi e potrebbero quindi seguire ulteriori declassamenti. Essi hanno inoltre suggerito che i rating di tutti i membri della zona Euro potrebbero essere declassati se si avverasse la conclusione di una uscita greca dall'Euro. I greci sono chiamati alle urne domenica, e l'elezione di una coalizione anti-austerità quasi certamente porterà ad un'uscita greca, se il partito onorerà la promessa di far saltare gli accordi sull'austerità legati al secondo vertice di salvataggio UE/FMI. Preoccupante, il leader di Syriza, Alexis Tsipras, è convinto che i partner europei non sarebbero disposti ad affrontare u' uscita greca, credendo di avere troppo da perdere.
L'Eurozona perderebbe molta più credibilità nei mercati finanziari, se rimanesse ferma mentre una nazione sovrana rinnega le promesse assunte liberamente sul supporto di cui ha disperatamente bisogno.