L'Eurozona ha accettato di fornire un piano di salvataggio per il settore bancario spagnolo, ma questa solidarietà dell'Unione Europea ha fatto ben poco per calmare i mercati. L'Euro è sceso a due anni di ribasso contro il Dollaro USA (1.2082$) ed è al suo punto più debole in 11 anni nei confronti dello Yen (94.37 ¥).
Venerdì scorso, una delle 17 regioni della Spagna, Valencia, ha richiesto formalmente sostegno finanziario al governo centrale e domenica, anche Murcia ha ammesso che potrebbe avere bisogno di aiuto. È stato istituito un fondo di 18 miliardi € per aiutare le regioni. Anche altre regioni hanno pensato di essere propense all'aiuto.
Ibex, il mercato azionario spagnolo, è sceso del 5% lunedì e il rendimento a 10 anni delle obbligazioni è salito al 7.59%, un nuovo massimo per la Spagna nell'era-Euro. Ciò contrasta con la situazione in Germania, dove il rendimento dei suoi titoli a 10 anni è sceso all'1.13%: di conseguenza anche lo spread tra titoli tedeschi e spagnoli a 10 anni è ad un livello record.
L'economia spagnola si è contratta dello 0.4% nel secondo trimestre, a seguito di una contrazione dello 0.3% nel primo trimestre. Si dice che sia il timore che la Spagna necessiterà di un piano di salvataggio nazionale (le autorità spagnole si sono preoccupate di spiegare che i 100 miliardi € di salvataggio saranno per il settore bancario e non per la nazione) a guidare il sentimento negativo nei confronti dell'Euro.
Viene nuovamente messa in discussione la capacità della Grecia di onorare gli impegni assunti con i suoi due accordi di salvataggio, dal momento in cui la troika dell'UE, FMI e dei rappresentanti della BCE, si imbarca in un'altra missione di valutazione come richiesto dai termini dell'accordo. C'è qualche dubbio che la Grecia starà in pista con gli aumenti fiscali e i tagli alle spese, in conseguenza all'instabilità causata dalle due elezioni generali tenutesi nel maggio e giugno.