L'attenzione è rivolta alla decisione che sarà annunciata dalla Banca Centrale Europea sul tasso proposto entro la fine della settimana. Le speranze sono orientate anche verso la possibilità che la Banca annuncerà la sua volontà di acquistare obbligazioni europee per controllare l'aumento dei rendimenti obbligazionari spagnoli. Oggi, Germania e Italia assieme ad altre economie europee, annunceranno i loro tassi di disoccupazione, che dovrebbero continuare a salire a causa delle rigorose politiche di austerità adottate dai governi per contenere la crisi del debito pubblico.
Nel mese di luglio, l'economia tedesca dovrebbe rimanere ad un livello stabile del 6.8%, mentre a giugno, il tasso di disoccupazione in Italia è salito ad un record di 10.8%, la massima percentuale dal gennaio 2004. Il numero dei disoccupati è cresciuto del 2.7% rispetto a maggio, raggiungendo un livello annuale di 37.5%. La zona euro annuncerà il suo tasso di disoccupazione per lo stesso mese, che si prevede in aumento a 11.2% dal precedente 11.1%, peggiorando i problemi nella zona, che tuttora soffre ripercussioni dalla crisi del debito sovrano. I tassi di disoccupazione nell'Eurozona sono stati sicuramente colpiti dalle misure di austerità adottate dai governi europei, politiche queste, che miravano a ridurre il deficit nel bilancio generale. Queste politiche, inclusa la riduzione dei salari lavorativi, così come i molti licenziamenti nel settore pubblico, hanno a loro volta aumentato le difficoltà nella regione.
La contrazione dei settori economici, soprattutto nel settore manifatturiero, ha avuto un forte impatto nello spingere i tassi di disoccupazione a livelli storici, poiché molte fabbriche e aziende hanno ridotto il numero dei propri dipendenti al fine di ridurre i costi e supplire alle perdite incontrate da queste società, ed il calo delle esportazioni e della domanda per i prodotti europei. L'economia spagnola siede sul trono dei più alti tassi di disoccupazione nella zona Euro, raggiungendo livelli di 24.6% nel secondo trimestre di quest'anno, sprofondando il paese nella recessione per il terzo trimestre consecutivo.
Le luci sono quindi puntate sulla Banca Centrale Europea, che dovrebbe annunciare la sua volontà di acquistare titoli di Stato, nello sforzo di controllare l'aumento dei rendimenti obbligazionari a livelli molto critici. Questo è ciò che Mario Draghi aveva sottilmente sostenuto in precedenza, cioè che la BCE farà di tutto per evitare il collasso della moneta unica.
La Banca Centrale Europea dovrebbe concentrarsi sul sostegno alla crescita più che concentrarsi sul mantenimento della stabilità dei prezzi. Questo è particolarmente vero con il mantenimento dei tassi di inflazione intorno al 2.4%. Oggi le stime preliminari sull'indice dei prezzi al consumo per il mese di luglio, dovrebbe rimanere al 2.4%, e questo è ciò che dà alla BCE il semaforo verde ad adottare misure di stimolo per sostenere il ritmo alla crescita.
L'alto tasso di disoccupazione nella zona Euro, aumenterà le difficoltà incontrate dalla crisi accumulando debito sovrano, cosìcche l'aumento dei tassi di disoccupazione sopra ai livelli previsti amplificherebbe le perdite per l'Euro e le azioni europee in generale, che sono in attesa dei risultati delle società guidate da UBS, BP e Bayer, tra le altre.