In Nuova Zelanda sono stati incrementati i prezzi pagati dai proprietari di aziende agricole, fabbriche, e produttori di beni e servizi, in riferimento ad una moderata inflazione. I dati sui prezzi di produzione neozelandesi nel secondo trimestre, hanno segnato un aumento dello 0.6% rispetto al precedente aumento dello 0.3%.
In questo contesto, facciamo riferimento anche alle vendite al dettaglio di cui beneficiano gli operatori attraverso la vendita, come risultato di prezzi più elevati. Si noti che i prezzi ed i mercati di facilitano in un intervallo ristretto durante questo periodo in generale, a causa dei bassi livelli di domanda globale, poiché la Cina è considerata il primo partner commerciale per la Nuova Zelanda nella produzione di latticini e carne.
In mezzo a tutto questo, la Banca Centrale della Nuova Zelanda mantiene ancora la sua politica monetaria, rappresentata nel tasso fisso al 2.50% che dovrebbe rimanere costante fino alla metà del 2013, con la consapevolezza che non ci sono pressioni inflazionistiche che impediscono di prendere qualsiasi decisione sui tassi di interesse.
Infine, alla luce di questi fatti e con la diminuzione del valore del Dollaro neozelandese che ha spinto i prezzi delle importazioni a salire, l'economia neozelandese potrebbe essere influenzata soprattutto alla luce delle aspettative di tassi più elevati di disoccupazione nel prossimo periodo. Notate anche il miglioramento della produzione industriale degli Stati Uniti, che potrebbe scuotere i mercati, ma l'immagine è ancora sfocata a causa dell'instabilità dei tassi.