Australia e Nuova Zelanda hanno annunciato questa mattina le cifre relative all'occupazione, in quello che potrebbe essere meglio descritto come un risultato “misto”. Queste particolari economie sono d'interesse per gli operatori di mercato, in quanto giocano de-facto con la Cina nei mercati valutari.
Entrambi questi paesi, inviano la maggior parte delle loro esportazioni verso il continente, e poiché i mercati sono concentrati per la maggior parte del tempo sulla Cina e la sua salute economica, questo ha senso in quanto numeri occupazionali potrebbero essere una riflessione su quanto la Cina ha bisogno in termini di materie prime, al fine della produzione per l'Occidente.
Secondo la Household Labour Force Survey, i “Kiwis” neozelandesi, hanno visto il loro comparto occupazionale in calo dello 0.1% per il trimestre, cifra naturalmente molto inferiore al -0.3% previsto. Inizialmente, ciò ha causato un selloff del Dollaro neozelandese, ma dal momento in cui il giapponese è entrato online, abbiamo visto il Dollaro Kiwi stabilizzarsi. Quindi, variazione negativa dell'occupazione e tasso di disoccupazione in Nuova Zelanda fissato al 6.8%, molto superiore al 6.5% previsto.
Dall'altra parte del Mar di Tasmania, abbiamo visto un guadagno di 14.000 posti di lavoro nel mese di luglio per gli australiani. Secondo l'Australian Bureau of Statistics, luglio ha visto il tasso di disoccupazione in calo, dal 5.3% previsto, al 5.2% come dato reale.
Questo può dare un pó di spinta ai mercati in generale, dato che gli australiani sono certamente la maggiore delle due economie, quando si tratta di rifornire la Cina. Il "rischio sugli scambi" potrebbe tornare in auge, se i mercati interpretassero questo come dato positivo per la produzione cinese. Per aggiungere ulteriori speculazioni a questa causa, il CPI cinese è uscito poco dopo a 1.8%, migliore rispetto all'1.7% previsto.
Detto questo, sarà più che probabile che il Dollaro neozelandese andrà sotto le performances del Dollaro australiano, ma entrambi verranno influenzati dalle aspettative di mercato per un easing da parte della Federal Reserve. A causa di questo, i mercati delle materie prime potrebbero ottenere un pó di spinta per entrambe le valute.