Il settore finanziario su entrambi i lati dell'Atlantico, è stato recentamente sul banco degli imputati per un certo numero di scandali che, se fossero successi in qualsiasi altro ambito di attività, di solito si sarebbe risolto con i colpevoli in carcere. Il peggior esempio, è stato lo scandalo britannico Libor, in cui il comportamento della Banca Barclay è stato al centro dell'attenzione, ma altri esempi includono banche come HSBC ad essere complici nel riciclaggio di denaro (falso in bilancio e assegni), mentre altre fanno parte del fallimento delle sanzioni delle Nazioni Unite, per quanto riguarda l'agevolazione degli interessi commerciali iraniani. Le sanzioni in questione sono state imposte nel tentativo di impedire all'Iran di dotarsi di armi di distruzione di massa, quindi non è un problema banale.
Il capitolo più recente sull'uso inappropriato di strumenti finanziari, coinvolge il colosso bancario statunitense Citigroup, che ha portato ad un ricorso presentato dai soci azionisti della società, i quali sostengono che Citigroup ha nascosto l'entità della propria esposizione sui subprime. Citigroup ha pagato agli azionisti 590 milioni dollari, mantenendo la sua posizione d'innocenza rispetto alle accuse - la giustificazione del pagamento ai soci, è stata presa per la decisione di coprirsi in modo da "evitare ulteriori spese legali". Barclay si ricorderà, aveva manipolato il Libor al fine di affrontare le difficoltà nel reperimento di fondi, tutelando in tal modo il proprio valore sociale.
Citigroup è stata oggetto di una class-action da parte degli azionisti, i quali sostengono che la banca abbia nascosto la portata della sua esposizione alla crisi dei mutui subprime nel 2008, attraverso una serie di errori e omissioni. Le perdite della banca durante la crisi finanziaria globale, sono state stimate in corrispondenza del segno di 27.700 milioni di dollari e il suo valore azionario è attualmente solo di circa un decimo del suo livello pre-crisi.
Citigroup si è unita alla Bank of America e Wells Fargo, che hanno pagato rispettivamente, 601,5 e 590 milioni dollari, per dirimere casi analoghi - ovviamente difendendo l'impeccabile comportamento dei loro azionisti, prima di dover pagare un costo proibitivo ad un tribunale di diritto negli Stati Uniti.