Una settimana all'insegna dell'economia attende gli investitori, dove le luci sono puntate sull'economia britannica ed il suo rapporto d'inflazione. È così che sarà alzato il sipario sulle prospettive per la crescita e l'inflazione nel prossimo periodo, tra la caduta del Regno Unito nella più profonda recessione economica nel secondo trimestre, anche dopo le ondate di entusiasmo che hanno controllato i mercati finanziari negli ultimi giorni.
Il governatore della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha deluso i mercati finanziari non annunciando l'acquisto di titoli di stato dei paesi europei in difficoltà e dei mercati che erano fortemente ad essi connessi. Ciò è avvenuto dopo lo spostamento di direzione effettuato dalla Banca Federale statunitense, quando ha confutato le previsioni di un terzo round di allentamento quantitativo, e ha annunciato che è pronta a muoversi, se necessario.
La scorsa settimana la BCE ha mantenuto il tasso d'interesse di riferimento al 0.75%. La Bank of England ha fissato il tasso di interesse di riferimento al 0.50% e mantenuto il programma di attività di acquisto a livelli di 375 miliardi di Sterline per sostenere l'economia.
L'evento più importante che è previsto per questa settimana è il rapporto d'inflazione trimestrale per l'economia britannica nel mese di agosto, che dovrebbe darci le indicazioni per scoprire quale sarà il prossimo passo della Banca d'Inghilterra, dopo l'espansione del mese scorso del piano per l'acquisto di asset del valore di 50 miliardi di Sterline, per arrivare a livelli di 325 miliardi di Sterline. La relazione sarà incentrata sul rallentamento della ripresa globale e l'escalation della tensione nei mercati finanziari a causa della crisi del debito sovrano.
Si prevede di avere una modifica negativa sui dati di crescita nel Regno Unito, poiché è contemplata anche l'ipotesi di recessione economica ad un ritmo veloce nel paese anglosassone, sulla base dei dati economici attuali. L'inflazione dovrebbe avere una rettifica negativa, mentre le previsioni future per l'inflazione si stanno spostando tra i rischi della crescita e dell'abbassamento. Questo è ciò che gli investitori vogliono, in modo da dare il via libera alla Banca Centrale per attuare una mossa.
Le condizioni economiche nel Regno Unito sono negative dopo la contrazione del prodotto interno lordo inglese nel corso del secondo trimestre dello 0.7%, dato peggiore del previsto e peggiore della sua contrazione nel trimestre precedente dello 0.3%. La contrazione dell'economia britannica è un risultato inevitabile dei tagli alla spesa pubblica più massicci dalla Seconda Guerra Mondiale. I tagli sono stati approvati dalla coalizione di governo nel 2010, mirante a ridurre il disavanzo di bilancio a livelli accettabili e gli sforzi per mantenere la classificazione eccellente del credito e ridurre il rapporto del debito pubblico, che ha raggiunto livelli inaccettabili.
Il Regno Unito è caduto in una profonda recessione nel secondo trimestre, dopo un calo significativo delle esportazioni ed il peggioramento della crisi del debito sovrano nella zona euro, che è il principale partner della Gran Bretagna, e che ha influenzato la vita non solo in Europa ma in tutto il mondo.
Le condizioni economiche in Gran Bretagna sono negative a causa della regressione nello svolgimento dei settori industriali e dei servizi nel corso degli ultimi mesi. Inoltre, vi è un aumento significativo del tasso di disoccupazione a livelli dell'8.2% (ad aprile). Infine, il tasso d'inflazione è sceso a livelli record del 2.4%.