Solamente un giorno dopo l’annuncio della Bank of Japan di ulteriori misure per aiutare l’economia giapponese stimolandola, sono stati rilasciati dei dati che mostrano un rallentamento dell’economia.
I dati sono relativi al bilancio degli scambi giapponesi e mostrano che sia le esportazioni che le importazioni sono diminuite rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le esportazioni hanno mostrato ad agosto un declino annuale del 5,8% . Il numero è stato quasi pareggiato da un declino del 5,4% dei beni importati in Giappone nello stesso periodo. La caduta delle importazioni suggerisce un rallentamento della domanda interna, piuttosto strano, dato che il Giappone ha dovuto importare molto più combustibile fossile per riparare alla perdita di capacità di produrre energia dalle centrali nucleari tagliate fuori come conseguenza dello Tsunami.
L’Unione Europea è un importante partner commerciale del Giappone, ebbene le esportazioni verso l’UE sono scese negli 11 mesi precedenti ad agosto. Questo dato riflette gli specifici problemi che l’Eurozona ha affrontato, vedi crisi dei debiti di stato ancora in corso, ma anche un declino generale della domanda mondiale, dato dalla recessione di molte economie. Il singolo partner commerciale più importante per il Giappone è la Cina, la cui domanda ha rallentato pure, in conseguenza del rallentamento dell’economia del paese. La situazione con la Cina causa anche preoccupazione per il futuro per il riaccendersi delle tensioni sulla sovranità di alcune isole contese nel Mar Cinese Orientale. L’argomento accende gli animi di ambo le parti, e porta ad attacchi alle aziende e ai prodotti giapponesi che si trovano in territorio cinese.
La domanda dagli USA rimane debole: la maggiore economia al mondo zoppica ancora verso una tiepida ripresa. Come notavamo ieri, le sfortune del Giappone sono ancora più gravi per via del valore dello Yen, a livelli record contro le altre principali valute. Certamente, il Giappone soffre più di tanti altri il tacito ancoraggio dello Yen alle fortune del Dollaro statunitense.