La mossa della BCE di gestire i costi di finanziamento delle nazioni titolari di un salvataggio FMI/UE fortemente indebitate, è stata ben accolta dai mercati, mentre la sfida costituzionale alla partecipazione della Germania al meccanismo europeo di stabilità e la più stretta unione fiscale è stata (in gran parte) respinta. I mercati di tutto il mondo e l'Euro hanno quindi chiuso al rialzo su un ritorno d'ottimismo.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE è cresciuto del 2,1% e ha chiuso a 5.915,6; il Dax ha terminato a 7.412,13 in aumento del 2,7% nel corso della settimana; il CAC è cresciuto dell'1,8% per terminare la sessione a 351.981,6.
Il Dow Jones ha chiuso la settimana più alto del 2,2% a 13.593,4. L'indice composito Nasdaq ha concluso a 3184, rendendo l'1,5% nel corso della settimana.
Il Nikkei ha chiuso nel corso delle contrattazioni della settimana, guadagnando il 3,2% per terminare la sessione di negoziazione a 9.159,4.
Sui mercati valutari, la scorsa settimana l'Euro ha visto la miglior performance. Il Dollaro era più debole nei confronti della Sterlina, e ha perso l'1,4% per chiudere a 1,624278 sul Pound. La settimana scorsa, il biglietto verde era debole anche contro l'Euro, in calo del 2,7% per chiudere a 1,314087. Il Dollaro ha conquistato terreno nei confronti della moneta giapponese, chiudendo a 78,21881 sullo Yen, con un incremento dello 0,1%.
L'Euro ha recuperato sullo Yen, terminando a 102.7863, un guadagno del 2,8% nel corso della settimana. Il valore dell'Euro é stato più forte nei confronti della Sterlina nel corso della settimana, con un guadagno dell'1,3%; la chiusura ha visto un £ comprare 1,23605.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del greggio ha chiuso in rialzo a 116,7 dollari al barile (per la consegna di novembre); un incremento del 2,1% nel corso del trading della settimana. Il valore dell'oro è stato più alto della settimana precedente, chiudendo a 1775,5 Dollari l'oncia, con un utile del 2,8%, rispetto ai valori della settimana prima.