Era nell'aria già da un pó di tempo, ma la Federal Reserve ha annunciato esplicitamente ieri, di voler intraprendere il terzo round di allentamento quantitativo. L'idea è quella di stimolare l'economia stampando più moneta, attraverso un programma d'acquisto di asset. L'iniziativa vedrà l'acquisto di circa 40$ miliardi attraverso il mercato dei titoli legati ai mutui immobiliari, su base mensile. L'obiettivo è quello di stimolare l'economia e, di conseguenza, facilitare l'occupazione statunitense con la creazione di nuove opportunità di lavoro di pari passo con la ripresa economica. L'iniziativa è di continuare a tempo indeterminato fino a quando la situazione occupazionale non verrà stimolata dall'azione FED. Attualmente, l'8,1% della forza lavoro degli Stati Uniti è disoccupata.
Nel comunicato della Federal Reserve si legge: "Il comitato è preoccupato del fatto che, senza i benefici di ulteriori politiche, la crescita economica potrebbe non essere abbastanza forte da generare un miglioramento continuo alle condizioni del mercato del lavoro. Per sostenere il progresso costante verso la massima occupazione e la stabilità dei prezzi, la commissione si aspetta che un appropriato atteggiamento molto accomodante della politica monetaria rimarrà per un tempo considerevole, dopo che la ripresa economica si rafforzerà". Il Presidente della Federal Reserve, Ben Bernanke, ha dovuto tagliare le previsioni della Fed di crescita per quest'anno, dal 2,4% (previsto nel mese di giugno) al 2%.
Il QE 3 è stato accolto con favore dagli investitori, con i mercati in Asia in lievitazione: il Nikkei ha messo su l'1,8% e Hong Kong Hang Seng è salito del 2,5%. Negli Stati Uniti, il Dow Jones è salito del 1,6%. Anche i mercati europei hanno aperto ai guadagni, tra l'1,5 e l'1,9%.
La politica di acquisto di obbligazioni a lungo termine da istituti di credito al dettaglio scambiandoli per le obbligazioni a breve termine, è destinata a continuare fino alla fine dell'anno. Questa politica, nota come "Operation Twist" è stata progettata per ridurre i costi a lungo termine sui finanziamenti alle imprese e ai proprietari di immobili. Il costo di questa iniziativa è 276 miliardi di dollari.