Il Giappone ha registrato un calo nelle sue esportazioni del 10,3% da inizio anno fino a settembre. La discesa è dovuta ad una combinazione di fattori, in special modo il rallentamento della domanda globale e la continua forza dello Yen rispetto alle altre principali valute.
La Cina è un grande mercato di esportazione per i prodotti giapponesi, ma nonostante la relativa forza dell'economia cinese, le importazioni sono diminuite. Lo Yuan è stato ufficiosamente stabilizzato al Dollaro USA, seguendo così le fluttuazioni in down del biglietto verde, con il conseguente aumento del costo delle importazioni giapponesi. Anche la Cina ha subito un rallentamento nella propria economia, nonostante i livelli di crescita da far invidia alla maggior parte degli altri capitali mondiali. Tuttavia, le relazioni sino-giapponesi sono state inasprite negli ultimi mesi a causa di una lunga disputa territoriale su alcune isole del Mar Cinese Orientale, rivendicate da Giappone, Cina e Taiwan. La disputa ha portato ad attacchi contro gli interessi giapponesi in Cina e il peggioramento del sentimento ha danneggiato le esportazioni giapponesi verso la Cina, che si sono ridotte del 14,1% da inizio 2012 a settembre. I settori maggiormente colpiti sono stati quello delle automobili, dell'elettronica e dei macchinari in generale.
Il Giappone ha il più grande problema legato al debito pubblico a livello globale, con un debito complessivo stimato a 13000 miliardi di dollari. Attualmente, il debito pubblico giapponese è considerato come un “investment grade”, con i rendimenti dei bond a 10 anni che si attestano allo 0,8% - i rendimenti dei titoli spagnoli a 10 anni sono del 5,5% (dopo essere scesi dal non lontano 7%). Se venisse a mancare la fiducia nella capacità del Giappone di far fronte alle proprie obbligazioni, questa cifra aumenterebbe drammaticamente. Anche se è auspicabile che la controversia territoriale possa essere risolta diplomaticamente, ogni suggerimento per l'inizio di un conflitto militare (anche se si trattasse solamente di un round di ostilità "minore"), avrebbe un effetto catastrofico sulla fiducia economica globale nelle capacità del Giappone di incontre i propri obblighi.