Tutti i mercati più importanti a livello mondiale hanno chiuso la settimana in forte crescita, nonostante il fatto che la Grecia stia ancora attendendo una decisione sul suo piano di salvataggio e l'Unione Europea non sia riuscita a concordarsi sulle richieste di bilancio U.E. formulate dalla Commissione.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE è cresciuto del 3,8%, per chiudere a 5.819,1; il Dax ha terminato a 7309,1, salendo del 5,1% nel corso della settimana; il CAC è cresciuto del 5,6% per terminare la sessione a 3.528,8.
Il Dow Jones ha chiuso la settimana leggermente più alto, al ritmo del 3,4% a 13.009,7. L'indice Nasdaq Composite ha terminato a 2966,9, rendendo il 4% nel corso della settimana.
Il Nikkei 225 ha concluso il trading settimanale in rialzo, guadagnando il 3,8% per terminare la sessione a 9366,8.
Sui mercati valutari la settimana scorsa, l'Euro ha visto la miglior performance di trading. Il Dollaro si è indebolito nei confronti della Sterlina, perdendo l’1,1% e chiudendo a 1,60315 sul Pound Sterling. Il Dollaro è sceso anche contro l’Euro la settimana scorsa, lasciando il 2,1% per terminare a 1,29761. Il Dollaro ha tuttavia guadagnato terreno nei confronti della moneta giapponese, chiudendo a 82,405 sullo Yen, un incremento settimanale dell’1,2%.
L’Euro si è rafforzato rispetto allo Yen, chiudendo a 106,9292, un guadagno del 3,3% nel corso della settimana. L'Euro è stato anche più forte nei confronti della Sterlina nel corso della settimana, vedendo una crescita dello 0,98%; la chiusura ha visto un £ acquistare 1,23546€.
Nei marcati delle materie prime, il prezzo del petrolio greggio Brent ha chiuso al rialzo a 111$ al barile (per la consegna di gennaio); un aumento del 2,2% nel trading settimanale. Anche il prezzo dell’oro si è alzato la scorsa settimana, chiudendo a 1734,4$ l’oncia, rappresentando un guadagno dell’1,2% rispetto al valore della settimana precedente.