L’America è chiamata a votare oggi chi tra Mitt Romney (Repubblicano) o Barak Obama (Democratico) sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti. E’ ampiamente considerata come una delle gare più incerte di tutti i tempi, dato il testa a testa dei due candidati. Venerdì, sono stati pubblicati i numeri della disoccupazione statuniense per il mese di ottobre, l’ultima serie di importanti dati economici prima del voto.
L’economia statunitense ha creato più posti di lavoro in ottobre di quanto anticipato, attestando il dato a 171000 nuovi posti creati: la cifra viene comparata alla media mensile di 157000 per l’anno fino ad oggi (media più alta di 4000 posti rispetto allo stesso dato nel 2011). ). Ciò nonostante, il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti è sceso al 7,9% della forza lavoro nel mese di ottobre dal 7,8% di settembre. Ciò può essere spiegato con il fatto che più americani pensano che in questo momento valga la pena cercare attivamente lavoro ancora una volta - il tasso di disoccupazione ufficiale comprende solo coloro che non hanno un lavoro e che sono attivamente alla ricerca di lavoro.
Entrambi i candidati hanno colto al volo questi dati, per fornire supporto alla loro causa. Lo sfidante ha dichiarato che: "l’attuale aumento del tasso di disoccupazione è un triste promemoria che l'economia è paralizzata ad un punto virtuale. Il tasso di disoccupazione è più alto di quanto non lo fosse quando il presidente Obama è entrato in carica, e ci sono ancora 23 milioni di americani che lottano per un posto di lavoro..." Il tasso di disoccupazione è appena lo 0,1% peggiore di quanto Obama ha ereditato dall'amministrazione del Presidente Bush. Da parte sua, sul podio in Ohio, il Presidente Obama ha rilevato che: "Abbiamo fatto progressi reali, ma abbiamo ancora del lavoro da fare."
Una statistica preoccupante è che 8,3 milioni di americani possono trovare solo un lavoro part-time, ma preferirebbero lavorare a tempo pieno. La recente raffica di nuovi posti di lavoro ha visto l’aumento nel settore dei servizi professionali e delle imprese, seguite dalla sanità e dai settori delle vendite al dettaglio. E' improbabile che le statistiche occupazionali influenzeranno molti elettori indecisi, ma entro domani sapremo se il mantra del “change you can believe in” terrà Obama per altri quattro anni, o se gli americani chiedono un cambiamento più tangibile da un'amministrazione democratica ad una repubblicana.