Il Ministro del Tesoro e delle Finanze britannico ha rilasciato un report sul progresso dello stato dell’economia nazionale in questo momento dell’anno, conosciuto, e per motivi validi, come dichiarazione autunnale. Nel riassunto si nota che “l’economia del Regno Unito si sta riprendendo dalla crisi finanziaria più pericolosa delle ultime generazioni, dopo un decennio di crescita costruita su livelli di debito insostenibili. Il Governo ha ereditato il deficit maggiore dai tempi della seconda guerra mondiale, e l’economia britannica ha sperimentato una delle più profonde recessioni delle maggiori economie. In tutto il mondo, il recupero negli ultimi tre anni è stato più lento di quanto previsto”. Come avrebbe potuto dire Bart Simpson, “era gia' rotto quando sono arrivato”.
Ovviamente, il governo sta risolvendo il caos ereditato dai propri predecessori (com’è scontato, i Laburisti dicono lo stesso quando prendono il potere) e ci vorrà tempo. Il succo del discorso del ministro è che (per ragioni fuori dal controllo del governo ovviamente) ci vorrà un anno in più di quanto previsto prima di riportare il deficit del paese su un livello gestibile. Il che equivale a dire che il taglio alla spesa proseguirà più a lungo del previsto. Le misure d’austerità dovranno rimanere in piedi fino al 2012/18, mentre i dipartimenti governativi dovranno tagliare le spese dell’1% il prossimo anno e di un ulteriore 2% nel 2014. Il denaro dei governi locali subirà un taglio del 2% nel 2014.
Il Ministro ha corretto al ribasso le previsioni sulla crescita, passando ad una espansione dello 0,8% del 2012 a una contrazione dello 0,1%. Il prossimo anno, l’economia dovrebbe avere una crescita pari all’1,2%, e la palla di vetro del ministro prevede una crescita del 2%, 2,3% e 2,7% rispettivamente negli anni tra il 2014 e il 2017.
Come si è detto, il costo della spesa governativa passerà dal 48% del PIL nel 2009/10 al 39,5% entro il 2017/18. Ovviamente tutto ciò avverrà dopo le prossime elezioni, e il prossimo governo potrà lamentarsi di questo, seguendo una moda in voga da generazioni.