La Futura Politica Italiana Darà Forma all’Euro

Qualche secolo fa, nella commedia Come vi piace, William Shakespeare scrisse queste parole:

“Tutto il mondo è un palcoscenico,
E gli uomini e le donne non sono che attori:
Essi hanno le loro uscite e le loro entrate;
E una singola persona nella sua vita mette in scena diverse parti…”

Potrebbe sembrare che il Bardo di Avon non possa essersi riferito che al precedente primo ministro italiano, Silvio Berlusconi, che ancora una volta attende composto di giocare un nuovo ruolo da parte dell’Italia.

Mario Monti, l’attuale primo ministro italiano, ha inaspettatamente annunciato le proprie dimissioni dalla carica entro la fine dell’anno. Chi è sul mercato è rimasto ovviamente perplesso e preoccupato di tutto ciò: la presenza stabile di Monti aveva placato le preoccupazioni sulla terza maggiore economia dell’Eurozona. Gli investitori credevano pienamente che Monti avrebbe tenuto fede ai propri impegni di ridurre il deficit e il fardello del debito italiano complessivo.

Dopo quelli che sono sembrati soli pochi attimi dopo l’annuncio di Monti, Berlusconi, che ha detenuto la carica di primo ministro fino a poco più di un anno fa, ha annunciato di volersi candidare. Berlusconi parla già di una possibile uscita dell’Italia, dicendo che il paese potrebbe essere costretto ad uscire dell’Eurozona se alla banca centrale non venisse concesso ulteriore potere (ad es. il prestatore come ultima risorsa) necessario per assicurarsi che i costi del prestito vengano abbassati. Il costo del prestito italiano è inizialmente saltato alle stelle, con gli interessi sui bond decennali in crescita di 29 punti base subito dopo l’annuncio di Monti, avanzando però in seguito, quando l’interesse è migliorato, non perché gli attori sul mercato non fossero più preoccupati per il futuro dell’Italia, ma perché la BCE rimane vigile a fare la guardia.

Berlusconi dovrà concorrere con Pier Luigi Bersani, candidato del centro sinistra; Bersani ha dichiarato di capire quanto severa sia la crisi in cui versa l’Italia, e ha promesso di continuare ad attenersi all’impegno di Monti, aderendo alle riforme fiscali per ridurre il debito sovrano. Bersani ha dichiarato di essere preoccupato a causa dei costi crescenti del debito, e specialmente a causa dello spread (sempre più ampio) tra il debito tedesco e quello italiano. Secondo lui, discussioni amichevoli e continue con la Germania sono la strada per il futuro. Ritiene anche però, che il francese Hollande abbia l’idea giusta, e che è estremamente importante concentrarsi sulla crescita. I recenti sondaggi mostrano il Partito Democratico di Bersani in vantaggio sul Popolo della Libertà di Berlusconi di circa 14 punti.

La coppia EUR/USD si è recentemente stabilizzata, colpendo un picco su svariati mesi, con una propensione al rischio stimolata dalla premessa di una soluzione alla crisi del precipizio fiscale statunitense. Con l’avvicinarsi di natale e capodanno, gli analisti si aspettano che la coppia rimbalzi in un intervallo stretto, ma all’arrivo del prossimo anno l’agitazione tornerà, con gli attori del mercato in attesa abbracciati per l’esito delle elezioni per il primo ministro italiano.

Le elezioni non avranno luogo fino a febbraio, ma molti si chiedono quale ruolo Berlusconi potrebbe giocare se fosse nuovamente eletto primo ministro. Sarà il salvatore dell’Italia o il ricco playboy e dongiovanni? Per il bene dell’Eurozona e dei mercati mondiali, possiamo solo sperare che la risposta sia la prima, e non l’ultima.