Tutti i principali mercati mondiali hanno concluso la settimana in rialzo, ad eccezione dell'indice statunitense Nasdaq composite.
In Europa nel corso della settimana, il FTSE è cresciuto dello 0,81%, chiudendo a 5.914,4; il Dax ha terminato a 7517,8, salendo dell’1,5% nel corso della settimana; il CAC è cresciuto dell’1,4% per concludere la sessione a 3.605,6.
Il Dow Jones ha chiuso la settimana debolmente in rialzo al ritmo dello 0,99% a 13.155,1. L'indice composito Nasdaq ha chiuso a 2978, perdendo l’1,1% nel corso della settimana.
Il Nikkei 225 ha concluso il trading settimanale più alto, guadagnando lo 0,86% per terminare la sessione a 9527,4.
Sui mercati valutari la settimana scorsa, la Sterlina ha visto le contrattazioni migliori. Il dollaro è rimasto sostanzialmente stabile nei confronti della Sterlina la settimana scorso, chiudendo a 1,60298 sullo Sterling Pound. Il biglietto verde si è rafforzato contro l'Euro la scorsa settimana, guadagnando lo 0,9% per chiudere a 1,28902. Il Dollaro ha guadagnato terreno nei confronti della moneta giapponese; abbiamo visto la chiusura a 82,58182 sullo Yen, un incremento dello 0,06% sulle contrattazioni settimanali.
L’Euro si è indebolito contro lo Yen, terminando a 106.3882, una perdita dello 0,97% nel corso della settimana. L’Euro è stato più debole anche verso la Sterlina nel corso dell’ultima settimana di trading, scendendo dello 0,97%; la chiusura ha visto un Pound acquistare 1.243776€.
Sul mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio greggio Brent ha chiuso inferiore, a 107$ al barile (per la consegna di gennaio), un calo del 3,8% nel corso del trading settimanale. Il valore dell'oro era inferiore la scorsa settimana, chiudendo a 1701,5 dollari l'oncia, con un calo dell’1,4% rispetto al valore della settimana precedente.