Ora che sono venute meno le preoccupazioni della caduta dal Fiscal Cliff, i mercati possono tornare a concentrarsi sui problemi che continuano ad affliggere le economie dell’Eurozona. Questa settimana, gli occhi saranno puntati al meeting di domani della Banca Centrale Europea, che deciderà se l’attuale politica monetaria è sufficiente. Mentre un recente poll di analisti ed economisti prevede che la BCE non apporterà alcun cambiamento alla sua politica per questo mese, alcuni analisti sperano che Mario Draghi conservi delle sorprese, come ad esempio una riduzione del tasso d’interesse nella riunione di domani. Tuttavia, un numero crescente di analisti, sospetta che il taglio dei tassi non avverrà sino ad aprile.
L’economia dell’Eurozona ha subito un costante declino nei mesi passati, ed i dati per il quarto trimeste hanno suggerito una recessione sempre più profonda, che incoraggerà probabilmente la Banca Centrale Europea a muoversi più aggressivamente per promuovere la crescita economica, come promesso da tempo. La BCE ha già abbassato le previsioni di crescita per quest’anno, e potrebbe usare un taglio al tasso d’interesse, nel tentativo di stimolare la crescita; la BCE ha impostato il suo attuale tasso al 0,75% (il minimo storico) nel luglio 2012.
Gli analisti fanno notare che un taglio di 25 punti base del tasso d’interesse metterebbe, in effetti, i tassi di deposito alla BCE in territorio negativo, il che significa che chi deposita pagherebbe essenzialmente il privilegio di parcheggiare i soldi nella Banca centrale. La speranza è che tale mossa incoraggi le banche a prestare maggiormente, al fine di dare "più valore ai soldi" ma i critici sostengono che il taglio dei tassi è un disincentivo per i risparmiatori ordinari.
Mentre questa azione è stata brevemente discussa al precedente meeting politico, gli analisti credono che le ripercussioni e le ramificazioni sono ancora considerate come se ci sia la certezza dell’opposizione dalle economie forti dell’Eurozona, come ad esempio Germania e Francia. Tuttavia, alcuni economisti discutono sul fatto che nonostante l’abbondanza di denaro a basso costo, le banche hanno trascurato il declino della proposta. I dati mostrano che i prestiti al settore privato sono scesi dello 0,8% a novembre, molto superiore alle aspettative dello 0,5% previsto, mentre la più ampia offerta di moneta, alias M3, è scesa al 3,8% dal 3,9% di ottobre.
La coppia EuroDollaro è stata recentemente superiore a 1,3087, supportata da un generale miglioramento della propensione al rischio degli investitori dopo che si è allontanato il problema del Fiscal Cliff dagli Stati Uniti. Non sono attesi dati significativi questa settimana, tranne che per il PIL dell'Eurozona per il quarto trimestre, che sarà pubblicato oggi, prevedendo che rimanga immutato in base trimestrale costante dal -0,1% del terzo trimestre. Domani l'annuncio del taglio dei tassi della BCE sarà effettuato alle ore 11:45 e, in assenza di un taglio dei tassi di interesse, un accenno di Draghi nella conferenza stampa in programma alle 12:30 potrebbe inviare l'Euro inferiore, in una risposta istintiva.