Di: DailyForex
L’economia tedesca si è contratta dello 0,6% nel trimestre finale del 2012, andando ad accrescere le paure che l’economia principale dell’Eurozona possa dirigersi verso una recessione. Mentre la zona Euro nel suo complesso sta vivendo una fase di recessione, La Germania l’ha finora evitata e anzi, ha registrato una crescita annuale dello 0,7%. Ovviamente, questo dato si confronta poveramente con quello del 2011, che aveva registrato una crescita del 3%.
La Banca Centrale tedesca, la Bundesbank, ha preso una posizione rialzista sulle prospettive della nazione per evitare la recessione nel primo trimestre del 2013, tutto questo nel suo rapporto mensile di febbraio, che ha anche previsto un aumento graduale dell'attività economica nel corso dell’anno. Nel rapporto si evidenzia: “Come sembra attualmente, ci si potrebbe aspettare una plusvalenza nella produzione economica per il primo trimestre del 2013. Per il resto dell’anno, ci si aspetta una crescita economica graduale, anche nell’ipotesi che le condizioni esterne non dovessero riuscire ad innescare un brusco aummento della domanda.” Il pacato ottimismo è confermato da un sondaggio sulla fiducia delle imprese tedesche per gennaio, che ha riportato la lettura migliore dall’inizio della crisi.
In generale, l’Eurozona si è contratta dello 0,6% nell’ultimo trimestre del 2012, e questo è stato il peggior declino su base trimestrale dal culmine della crisi finanziaria globale nel 2009. Nel quadro più ampio, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD) ha riportato che le economie dell’OECD si sono contratte dello 0,2% nel quarto trimestre del 2012. Come già detto, la performance peggiore vista dal 2009. Il blocco dell’OECD, un organismo internazionale con sede a Parigi, fondato nel 1961, è formato dalle economie principali dell’Eurozona, Giappone, Stati Uniti e Regno Unito. Il Giappone ed il Regno Unito hanno assistito ad una contrazione nel quarto trimestre mentre una lettura iniziale per gli Stati Uniti ha visto una situazione economica piatta nel Paese.