Di: DailyForex
L’occupazione è un indicatore ritardato del ciclo economico: il personale viene ridotto solamente quando le cose si sono messe davvero male, e allo stesso modo viene assunto nuovamente solo quando gli imprenditori tornano fiduciosi sulla crescita dell’attività. Dal punto di vista statale, la disoccupazione è un problema che porta all’aumento della la spesa per gli ammortizzatori sociali, variabile a seconda dei disoccupati, e al calo del gettito della entrate fiscali che scende quanto più sale il numero di persone senza lavoro. I disoccupati sono, ovviamente, molto più parsimoniosi di coloro che dispongono di un reddito, e dunque la disoccupazione porta ad un ulteriore risultato, il calo della domanda interna, che fa la parte del leone nel consumo della produzione della maggior parte dei paesi.
Mentre l’America è in ansia per gli effetti dei tagli alla spesa il cui impatto sarà tutt’altro che ridotto, c’è almeno una buona notizia a rasserenare gli animi di chi si preoccupa del prodotto economico. I dati appena rilasciati mostrano che a febbraio l’economia statunitense ha generato più posti di lavoro del previsto, spingendo il tasso di disoccupazione ad un livello che non si toccava da dicembre 2008. L’economia del paese ha creato infatti a febbraio 236.000 nuovi posti di lavoro, portando il tasso di disoccupazione al 7,7% della forza lavoro, un calo dello 0,2% rispetto a quanto registrato a gennaio. Gli analisti si aspettavano un aumento di 165.000 posti di lavoro, significativamente meno rispetto al dato poi fuoriuscito.
Il recente miglioramento del settore edilizio ha portato all’aggiunta di 48.000 posti di lavoro, la sanità ha visto l’assunzione di 32.000 persone, mentre i settori professionali e le imprese hanno assunto altre 73.000 persone. Il numero di cittadini statunitensi senza impiego da più di 27 settimane (definibili come disoccupati a lungo termine) rimane invariato, ed ammonta al 40% dei disoccupati del paese.
Ai dati sulla disoccupazione, e alle buone notizie provenienti dal settore edilizio, è stato dato il merito di aver fatto registrare all’indice Dow Jones un nuovo record. I dati economici hanno portato inoltre nelle ultime settimane ad un rafforzamento del Dollaro contro Euro, Sterlina e Yen.