Di: DailyForex
Il dilemma sul “Fiscal Cliff” aveva due elementi pensati per far concentrare al massimo i legislatori statunitensi: una serie di aumenti automatici delle tasse e di tagli alla spesa del settore pubblico che, se fossero diventati legge senza subire alcuna modifica, avrebbero avuto il potenziale per spingere in recessione l’economia del paese, ed ostacolare con lei la ripresa economica mondiale.
Alla fine è stato raggiunto un accordo riguardo le tasse, ma il problema dei tagli obbligatori è stato solamente posticipato di qualche mese rispetto alla scadenza originale, fissata per capodanno. Politici repubblicani e democratici non sono stati in grado di trovare una base comune sull’insieme dei tagli, conosciuto come Sequester, che il presidente Obama ha dovuto trasformare in legge ad inizio mese. Il presidente ha criticato ferocemente questi tagli, descrivendoli come “...tagli stupidi e arbitrari su cose da cui dipendono imprese e lavoratori”. Si stima che i tagli possano costare 750.000 posti di lavoro e ridurre il PIL del paese dello 0,5%.
Secondo l’indice della fiducia dei consumatori, a cui si guarda sempre con un certo acume, Sequester ha avuto un effetto negativo sui sentimenti dei consumatori. Il sondaggio, organizzato da Conference Board, ha visto a marzo una riduzione della fiducia pari ad 8,3 punti, raggiungendo quota 59,7. Il sentimento dei consumatori è un indice di importanza fondamentale, essendo il 70% del prodotto del paese consumato internamente.
Un altro indicatore, la vendita di nuovi immobili, è sceso a febbraio a 411.000 abitazioni (dati aggiustati stagionalmente), registrando un calo del 4,6% rispetto al dato di gennaio, il miglior livello visto negli ultimi cinque anni. Abbiamo però visto anche notizie migliori, sotto forma di un aumento delle vendite di beni durevoli, che hanno goduto a febbraio di una crescita del 5,7% (dati forniti dal Dipartimento del Commercio). È il miglior aumento visto negli ultimi cinque mesi.