Di: DailyForex
Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa sono considerate come economie “emergenti” per così dire e, a breve, prenderanno parte al tavolo delle principali potenze economiche a livello mondiale; veramente, la Cina ha già superato il Giappone, diventando la seconda economia mondiale. Collettivamente conosciuti con l’acronimo BRICS, queste economie sono viste come stimolo per la crescita economica globale negli anni a venire.
La Russia ha assistito, anno dopo anno, ad un netto calo dei dati sulla crescita per il primo trimestre, con le cifre del primo trimestre 2013 che suggeriscono una crescita dell’1,1%, comparate con un vigoroso 4,9% dei primi tre mesi del 2012. La scorsa settimana, le autorità russe hanno abbassato la loro previsione di crescita per tutto il 2013 dal 3,6% al 2,4% sulla base della produzione industriale più debole ed il calo della domanda interna. Il Ministro economico russo, Andrei Belusov, ha avvertito che la nazione potrebbe sperimentare una contrazione economica nel corso dell’anno, notando che “non siamo già in recessione, ma potremmo finire là”.
La Russia è il secondo maggiore produttore mondiale di petrolio e gas e questi prodotti contribuiscono al 60% delle esportazioni russe totali. Gli introiti sono stati colpiti dal calo dei prezzi delle materie prime (come il petrolio greggio Brent che ha visto un abbassamento dei prezzi da 111,3$ a inizio anno, per chiudere la sessione di ieri a 97,7$).
Il Primo Ministro russo (ed anche ex Presidente) Dimitri Medvedev ha suggerito che le attuali difficoltà finanziarie della Russia sono date dalla debole situazione economica dei suoi partners commerciali piuttosto che dai fondamentali problemi a casa. Neil Shearing di Capital Economics non approva questa posizione e durante un’intervista alla BBC dichiara: “Ci aspettiamo che la crescita in Russia resti estremamente debole nel 2013/2014 e le nostre previsioni rimangono ben al di sotto dei consensi. Ma questo è largamente dovuto a fattori strutturali che hanno causato il rallentamento del trend di crescita, piuttosto che per un effetto dei prezzi del petrolio più bassi”.
Anche altri membri del gruppo BRICS hanno visto cadere i loro rivelli di crescita, largamente in risposta ad una lenta domanda globale.